PALERMO (ITALPRESS) – La ricerca esce dall’ambito prettamente scientifico per confluire in quello umanistico, con un approccio multidisciplinare finalizzato a tradursi in soluzioni pratiche per il benessere della città: con questo proposito parte all’Università di Palermo la ‘Settimana della ricercà, un convegno strutturato in tre giorni con interventi di numerose personalità accademiche provenienti non solo dall’ateneo cittadino, ma anche da altri italiani ed esteri. L’evento, coordinato dalla docente Annamaria Bartolotta, si svolgerà oggi e domani al Campus universitario di viale delle Scienze (edificio 19), giovedì 9 novembre a Palazzo Butera: all’avvio dei lavori hanno preso parte il rettore Massimo Midiri e il sindaco Roberto Lagalla.
Per Midiri “l’aspetto divulgativo ha la stessa importanza di quello scientifico: ci apriamo al contesto cittadino, in particolare agli stakeholder, per ribadire come oggi il mondo umanistico abbia un ruolo fondamentale per la ricerca. Con i nostri docenti e con gli ospiti che prenderanno parte all’evento vogliamo creare qui una cabina di regia che possa dare le giuste competenze per migliorare la qualità della vita dei cittadini”. Il numero uno dell’Università sottolinea poi come fare ricerca a Palermo abbia ormai smesso di essere un tabù: “Siamo diventati uno dei poli di ricerca italiani ed europei più importanti nell’ambito dei progetti Pnrr: siamo hub centrali nei progetti di Biodiversità e Medicina di precisione, ma siamo anche partner di decine di altri progetti”. Per Lagalla, già numero uno dell’ateneo dal 2008 al 2015, un appuntamento del genere “rilancia l’orgoglio umanistico: la ricerca non può correre solo sul comparto medico-scientifico, c’è piuttosto una necessità di superare gli approcci tradizionali alla ricerca umanistica. La storia guida e condiziona tutti e due i mondi e quello umanistico non è un dio minore, ma va sullo stesso livello delle altre discipline: troppo spesso dimentichiamo che la costante ricerca della verità e l’evoluzione dell’io maturano solo attraverso le discipline umanistiche”. (ITALPRESS)

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