PALERMO (ITALPRESS) – Il ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi, si è recato a Palermo in via D’Amelio nell’ambito di un’iniziativa per il trentesimo anniversario dalla morte del giudice Paolo Borsellino e di cinque agenti della scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, in un attentato da parte di Cosa Nostra. Il ministro, che in mattinata sarà ospite dell’istituto comprensivo Antonio Ugo, ha incontrato i bambini che partecipano all’iniziativa “Coloriamo via d’Amelio”, promossa dal Centro studi Paolo e Rita Borsellino nell’area allestita accanto all’Albero della Pace, simbolo della lotta per la legalità. Bianchi ha incontrato diverse delegazioni di associazioni antimafia e ha salutato alcuni familiari delle vittime della strage, fermandosi a parlare coi bambini presenti, che hanno dato vita a una serie di brevi rappresentazioni simboliche. Una giornata che risente della recente sentenza a Caltanissetta che ha disposto la prescrizione per due poliziotti e l’assoluzione di un terzo, tutti e tre accusati di aver depistato le indagini sulla strage di via d’Amelio, fatto per il quale il ministro Bianchi ha esortato i giovani a chiedere che sia fatta giustizia: “I bambini domandano giustizia e hanno bisogno di certezza della verità, di un senso di legalità che è il fondamento stesso della Repubblica e ispirazione per tutti noi che siamo qui – ha dichiarato ai cronisti presenti -. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha detto in modo chiaro che la scuola è il luogo in cui si reclama la verità – ha aggiunto – Non c’è memoria senza verità. Siamo qui per questo, quest’area pretende verità”.
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(ITALPRESS).
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