Se c’è un territorio ricco di acqua questo è Siracusa, del resto quando il Comune avanzò la candidatura per diventare la Capitale della cultura del 2024 lo slogan scelto fu abbastanza eloquente: Città di acqua e di luce. Andò male, Pesaro riuscì a spuntarla ma se è vero che Siracusa dispone di una risorsa idrica non indifferente è altrettanto certo che ha un sistema di condotte primitivo.
Perdite continue
Puntualmente, si registrano delle perdite, specie alla Borgata ma anche in Ortigia, il centro storico della città, cuore pulsante del turismo e della movida. E quando manca l’acqua ad Ortigia le conseguenze sono funeste, come sta accadendo in queste ore: tutto questo, “a causa di una perdita idrica” che sta provocando “la riduzione del regolare servizio in alcune zone dell’isola” ed il “ritorno al regolare servizio è previsto nella tarda serata di oggi” spiegano dalla Siam, la società che gestisce il servizio idrico a Siracusa, il cui contratto è prossimo alla scadenza.
Rete colabrodo, Siracusa prima in Italia
Secondo uno studio di Utilitalia, la federazione che riunisce le aziende speciali operanti nei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia elettrica e del gas, “le condizioni di massima criticità, con valori superiori al 65%, sono state registrate a Siracusa (67,6%), Belluno (68,1%),Latina (70,1%) e Chieti (71,7%)”. Le cause, secondo questo studio, sono da ricondurre “alla vetustà degli impianti, prevalente soprattutto in alcune aree del territorio, e a fattori amministrativi, riconducibili a errori di misura dei contatori e ad allacci abusivi” si legge nel rapporto.
L’ammissione di Siam
La stessa società, rispondendo ad una utente che si lamenta del servizio, ammette le condizioni delle condotte, che, comunque, non sono della Siam ma appartengono al patrimonio pubblico. “La rete è vetusta e i guasti sono differenziati e di certo le nostre squadre non hanno motivo di mentire, visto che lavorano h24 e in condizioni climatiche certo non piacevoli” scrivono dalla società.
Problemi anche nella zona nord
Oltre ad Ortigia, sono sorti problemi nella zona nord della città: “a causa di un guasto improvviso alla pompa di rilancio, si stanno verificando delle riduzioni dell’erogazione idrica nelle zone di Belvedere, Sinerchia e Tremmilia” spiegano ancora dalla società.
Non si sfruttano le risorse europee
Ci sarebbero i soldi europei per rimettere in sesto le condotte ma servirebbe prima affidare il servizio ad un gestore che potrebbe pianificare gli interventi. Quale è allora il problema? L’Ati idrico di Siracusa, che riunisce tutti i sindaci, ha oltre un anno fa deliberato l’affidamento del servizio su scala provinciale ad una società mista, a maggioranza pubblica, per un periodo di 30 anni. Un affare che vale circa a1,3 miliardi di euro circa ma la gara non ha ancora decretato il vincitore. In realtà, alla procedura di selezione ha partecipato un solo operatore economo, la Acea Molise srl e Cogen spa ma nell’esame dell’offerta inviata è emerso un intoppo: durante la seduta di gara dello scorso 11 aprile, a Palermo, la commissione giudicatrice si è accorta che il certificato camerale della società mandataria Acea Molise riporti come scadenza societaria la data del 31 dicembre 2050. Un termine non coincidente con la concessione trentennale oggetto della procedura (31 dicembre 2054).
Disagi ad Avola, il Comune ha trovato un pozzo
Nei giorni scorsi, si sono verificati dei problemi di approvvigionamento idrico in alcune zone di Avola antica. Ne è anche nato un polverone sui social ma il sindaco, Rossana Cannata, in queste ore, ha annunciato l’avvio dei lavori di scavo per il collegamento del nuovo pozzo di Avola antica con le tubature comunali. “Una nuova fonte per migliorare la nostra risorsa idrica – spiega Cannata – Soprattutto in questo momento storico a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale per la siccità in tutta la Sicilia il nostro lavoro incessante diventa ancora più importante per soddisfare il fabbisogno dei miei concittadini”.
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