Logiche di mercato, carenze infrastrutturali e persino la concorrenza con Taormina. C’è tutto questo, secondo il vicesindaco di Siracusa, Edy Bandiera, ex assessore regionale alla Pesca, nella scelta della Msc Crociere di lasciare Siracusa a partire dal 2024.

Le legge del mercato

“Sono scelte legate al mercato, legate a logiche imprenditoriali che afferiscono al principio della domanda e dell’offerta o perché magari si è deciso di investire su altre rotte, ritenute più convenienti” spiega il vicesindaco di Siracusa.

I vertici di Msc Crociere, in merito ad un possibile ritorno di Siracusa tra le rotte nel Mediterraneo, hanno anche auspicato un intervento della Regione  per la realizzazione “di alcuni progetti, al momento al vaglio della Regione”.

Urban center a disposizione

“Il Comune di Siracusa, in questi anni, ha messo a disposizione – dice il vicesindaco di Siracusa, Edy Bandiera –  una struttura pubblica, l’Urban center, per le procedure legate all’attività di imbarco e sbarco. Se hanno avuto bisogno del Comune per avere un sito è chiaro che è carente l’infrastruttura portuale, di cui una parte importante ce l’ha certamente la Regione. Ricordo di un progetto di una stazione marittima a Siracusa ma l’amministrazione comunale, per venire incontro alle esigenze della compagnia, ha concesso l’uso dell’Urban center”.

La concorrenza di Taormina

Il vicesindaco di Siracusa Edy Bandiera insinua un dubbio nella scelta di lasciare Siracusa. “Sento dire – dice Bandiera – che la tappa a Siracusa avrebbe causato un ridimensionamento delle escursioni verso Taormina, in quanto Siracusa, con il suo ricco patrimonio storico ed artistico, necessita di tempo per essere visitata. Infatti, pare che, alla luce di questa condizione, sarebbero stati cambiati anche gli orari per agevolare le escursioni verso Taormina”.

Le ricadute economiche

In merito alle ricadute economiche legate alla decisione di Msc, il vicesindaco di Siracusa assicura che ce ne saranno ma conta in un ritorno della compagnia o magari dell’arrivo di altre.

“E’ chiaro che una riduzione – dice Bandiera – di carico e scarico di passeggeri causa una ripercussione sui territorio, in questo caso Siracusa. Credo, comunque, che si tratti di un fatto transitorio, del resto le logiche del mercato possono cambiare, per cui se nel 2024 Siracusa uscirà dalle rotte della Msc non vuol dire che negli anni successivi questa situazione sarà mantenuta. In ogni caso, l’amministrazione continuerà ad offrire la sua disponibilità a tutti i vettori crocieristici interessati a Siracusa”.