Che ad ogni precipitazione Siracusa si trasformi in una ampia vasca è ormai notorio. Sono centinaia i video dei siracusani che, con il loro telefonini, filmano i fiumi d’acqua che, puntualmente, finiscono sui social o sui siti di informazione.

Ci sono le immagini degli allagamenti, tra cui in Ortigia, il centro storico della città, con un fiume d’acqua sceso lungo via Picherali, tra piazza Duomo e la Fontana Aretusa (video girato da Marika Di Pietro) o in viale Tica, per non parlare del crollo del cornicione del ponte Umbertino, i cui lavori di ripristino, come testimoniato dal video pubblicato sui social da Francesco Greco, sono stati piuttosto pasticciati.

 

Gli allagamenti

E naturalmente, i commenti, quasi sempre negativi, si riversano sull’amministrazione comunale, che, nei giorni scorsi, poco prima del temporale abbattutosi ieri pomeriggio, capace di allagare buona parte della città, ha avviato la bonifica delle caditoie, che, stando alle informazioni diffuse dal Comune, durerà fino al 4 novembre.

La pulizia delle caditoie non basta

Se fosse solo quello il problema, già da un pezzo la questione sarebbe risolta, di certo gli allagamenti sono un fenomeno complesso, presente in molte città siciliane, non attrezzate, o meglio impreparate. Per affrontare meglio la questione, ci siamo rivolti a Servizi a rete, un network che dal 2002 si occupa della gestione del sottosuolo e del soprasuolo.

I sistemi di raccolta insufficienti

Tra le cause degli allagamenti, ci sono le inondazioni da fiumi, torrenti o corsi d’acqua temporanei attraversanti il centro urbano o le inondazioni marine soprattutto delle zone costiere ma per quanto concerne la città siciliana il focus è concentrato sull’insufficienza dei sistemi di raccolta e di smaltimento delle acque meteoriche.

La rete fognaria sotto stress

Inoltre, “le portate in eccesso scaricate – spiegano gli esperti di Servizi a rete –  dalla fognatura in pressione possono riempire eventuali depressioni presenti sul terreno oppure defluire superficialmente attraverso percorsi preferenziali, creando una rete di deflusso superficiale (major system), riferendosi col termine minor system alla rete fognaria sottostante” .

Le cause? Strade e marciapiedi allagati

Nelle aree urbane, come spiegato dagli esperti, “il major system tipicamente comprende le strade, i marciapiedi, le depressioni naturali e i piccoli corsi d’acqua. Attraverso il major system le portate liquide possono percorrere notevoli distanze causando allagamenti in aree lontane dalla sezione in cui si è verificato il superamento della capacità di drenaggio del sistema”.

Il drenaggio è inadeguato

Dall’analisi degli stessi esperti, accade che in molte città, le tecniche convenzionali di modellazione del drenaggio urbano non tengono conto dell’interazione tra la fognatura e la rete superficiale, e quindi sono inadeguate a modellare le piene urbane.

 

 

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