Svolgono un servizio molto utile, quello del trasporto dei turisti, soprattutto in Ortigia, il centro storico di Siracusa, peccato che perlopiù è abusivo. E così i titolari degli apecalessini, dopo la stretta imposta dalle forze dell’ordine, con contravvenzioni e sequestri, hanno deciso di protestare davanti alla sede del Comune di Siracusa, a palazzo Vermexio per chiedere di essere autorizzati.

Pochi autorizzati, gli altri lavorano in modo abusivo

Stando alle informazioni fornite dal personale del Municipio, solo sette di loro hanno in mano le licenze, gli altri, invece, continuano a lavorare in modo abusivo, generando, però, incassi, non soggetti a tassazione, considerato che i turisti, senza un vero servizio di trasporto pubblico, ancora in fase di sperimentazione dopo l’addio all’Ast e l’avvio di una collaborazione, per un periodo di due anni, con la Sais, non possono fare altro che rivolgersi a loro.

Servizio che piace ai turisti perché le alternative sono poche

Un sistema di trasporto che, peraltro, piace ai turisti, trovandolo molto pratico e folk, ma con rischi abbastanza evidenti, perché se si sale a bordo di un apecalessino non autorizzato, in caso di incidente la copertura assicurativa non c’è.

La protesta al Vermexio

Lo sanno bene i  proprietari di questi mezzi, da qui la decisione di recarsi al Comune, “armati” di un cartellone indicante una richiesta: “Lasciateci lavorare: autorizzateci”. Il problema, stando a quanto riferito a BlogSicilia da un’autorevole fonte del Comune di Siracusa, è che non è possibile farlo, almeno, per il momento.

Licenze bloccate

La ragione consiste in un pasticcio burocratico nazionale culminato con il blocco delle autorizzazioni al Ncc, cioè il noleggio con conducente. Il rilascio delle licenze è impedito da una legge della fine del 2018, legato all’attivazione del Registro elettronico nazionale che non è ancora avvenuta.

“E’ tutto bloccato anche le licenze taxi ma si tratta di un problema ministeriale, non del Comune” spiega la fonte del Comune di Siracusa. Eppure un anno fa, era stato preparato un bando, con valenza stagionale, legato sostanzialmente all’estate, nel periodo di massimo afflusso di turisti, ma il Comune fu costretto a compiere un passo indietro perché le licenze, come sostiene la stessa fonte, non attengono alla sfera di competenza locale.