Siracusano di nascita, ma senza confini nella sua arte, Emanuele Vittorioso conquista Parigi ed esporrà le sue opere nella mostra personale “Blueshift” nella galleria parigina d’arte contemporanea Galerie Openspace dal 27 febbraio al 26 marzo 2016. E tutto (o quasi) grazie ai social.

La vocazione artistica è da sempre presente nell’artista, in primis per la pittura: si è avvicinato ad essa intorno ai 14-16 anni, attratto e affascinato dal mondo dei graffiti, ed è proprio a quegli anni che risalgono i suoi primi lavori di writing, per poi avvicinarsi sempre più all’uso della tela.

Nel 1998 si trasferisce a Milano per frequentare l’Accademia delle Belle Arti di Brera, laureandosi in Restauro e Conservazione dei Beni Culturali, e per dieci anni lavora in cantieri di restauro sparsi per tutta Italia.

Nel 2008 decide di stabilirsi nella sua città natale e vivere la sua passione per la pittura. La scelta di tornare, come afferma lo stesso artista, «è stata dettata da una serie di coincidenze. Dopo l’accademia ho lavorato per dieci anni, principalmente in nord Italia, nei settori del restauro di pitture murali e restauro lapideo e sono rientrato a Siracusa casualmente, perché avevo un lungo periodo di fermo tra i vari cantieri. Rientrando ho lavorato in Sicilia, ad Acireale e Lentini, e nel frattempo cresceva sempre più la passione per la pittura. Ho deciso, quindi, di fermarmi coi cantieri e col restauro e trovare un posto dove poter creare la mia pittura, da sempre stato il mio credo”.

Dando uno sguardo alla realtà siciliana, non ha grandi aspettative per la sua arte: “Il mio lavoro sia per quanto riguarda un riscontro di feedback e di vendite è stato principalmente all’estero. Lì ho trovato un maggiore interesse e un maggiore riscontro. Non so dire se principalmente sia per un discorso legato alla mia pittura e al mio tipo di astrazione oppure se per i cosiddetti “addetti ai lavori” della regione Sicilia, che dicono di essere attenti ai giovani, ma in realtà sono poco attenti alla realtà giovanile. E poi c’è sempre la famosa frase di Falcone: “In Sicilia, per quanto uno sia intelligente e lavoratore, non è detto che faccia carriera, non è detto neppure che ce la faccia a sopravvivere. (…) Difficile, in questo quadro, far emergere pure e semplici capacità professionali. Quel che conta è l’amico o la conoscenza per ottenere la spintarella”.

Negli anni elabora un proprio stile, basato su un uso straordinario dei colori e delle vernici spray. Nelle sue opere esplodono l’energia e la geniale bravura di un grande artista che esprime, ad ogni gesto, il suo animo eclettico e pieno di vita.

Una tale esplosione di colori la sua da superare i nostri confini e fare breccia anche nel cuore di Parigi.

“Un’avventura nata in modo semplice. Il mio lavoro è stato notato tramite i social e nel 2015 ho iniziato a collaborare con la Galerie Openspace e con loro a fine febbraio farò la prima mostra personale all’estero. Mi auguro che ce ne saranno altre – afferma lo stesso artista – e ringrazio tutti coloro che mi sono stati e mi sono vicino: Vittorio Bellanich, per l’aiuto e i preziosi consigli di questi ultimi mesi, i galleristi della Galerie Openspace Nicolas Chenus e Samantha Longhi Nicolas, lo staff della galleria e gli amici, in particolare Stefano Fontana. Tutti loro hanno una caratteristica comune: hanno creduto fermamente in me e nel mio credo”

A cura di Alessandra Romeo