Caos agli sportelli postali del Siracusano per la distribuzione dell’assegno di inclusione. Le situazioni più critiche si sono verificate nella zona sud della provincia, in particolare a Noto e ad Avola.

Caos a Noto ed ad Avola

Nella città capitale del barocco, i dipendenti delle Poste hanno avuto numerose difficoltà nella gestione dell’utenza mentre ad Avola ci sono stati utenti che hanno avvertito dei malori. Secondo quanto riferisce un testimone a BlogSicilia, “due persone sono state portate via in ambulanza“, inoltre si sono create altre difficoltà in quanto sarebbe stato problematico “fare entrare la barella nell’ufficio postale”.

Minacce e aggressioni a Palermo

Si sono, invece, verificate minacce e aggressioni ai danni degli impiegati agli sportelli delle poste nel territorio di Palermo, come denunciato da Martina Furceri della federazione lavoratori Poste della Cisl.

“Il nostro territorio è maggiormente colpito da queste manovre di sostentamento al cittadino, e quindi era prevedibile una tale affluenza – aggiungono i sindacati -Molti cittadini hanno sostato nella notte vicino agli uffici postali per garantirsi i primi posti all’apertura, e questo ha inevitabilmente portato ad un aumento di tensioni sfociate in duri contrasti tra impiegati e clienti”.

“Come già denunciato in precedenza, la sorveglianza – prosegue – da remoto non è sufficiente a garantire la totale sicurezza dei lavoratori. È necessario incrementare la sorveglianza non solo durante i giorni di pensione, ma anche e soprattutto per eventi di questo tipo che prevedono un’affluenza maggiore all’interno degli uffici. La sicurezza dei dipendenti non è un costo ma un investimento”.

I numeri dell’Inps

In merito ai numeri sull’assegno di inclusione, l’Insp, nei giorni scorsi, ha reso noto che le domande lavorate (pervenute entro i primi giorni di gennaio) sono state 446.256 e di questo sono state respinte 117.461 perché non avevano i requisiti.   L’Inps ha spiegato che sono 287.704 i nuclei familiari che dal 26 gennaio riceveranno il pagamento dell’Assegno di inclusione (ADI). La misura è stata riconosciuta a quelle famiglie che hanno presentato la richiesta entro i primi giorni di gennaio, che hanno sottoscritto il Patto di Attivazione digitale (PAD) e la cui domanda ha superato i controlli preventivi relativi ai requisiti previsti dalla normativa