“Se ci sono bar, a Siracusa, dove hanno applicato l’aumento dei prezzi si può anche decidere di non andare”. Lo ha detto l’assessore alle Attività produttive ed al Commercio, Cosimo Burti, intervenendo in una trasmissione radiofonica, Fm Italia, in merito alle polemiche relative all’impennata dei prezzi in alcuni bar di Siracusa come svelato proprio a BlogSicilia da due clienti che hanno raccontato la loro esperienza. Uno ha pagato un cornetto 1,70 centesimi (costava 1,50 prima del lockdown), l’altro un caffè 1,20 (contro 1 euro nell’era pre Covid19). Se non è un boicottaggio quello proposto dall’assessore dell’amministrazione siracusana poco ci manca ma lui preferisce parlare di “consumo critico”.

“Facciamo un semplice ragionamento: se un imprenditore – spiega l’assessore alle Attività produttive ed al Commercio del Comune di Siracusa Cosimo Burti – decide di aumentare i prezzi  per pagarsi i costi non è molto furbo perché, in modo inevitabile, l’utenza gli volterà le spalle. E se, alla fine, di cornetti o di caffè, ne venderà meno non credo abbia individuato la strategia giusta. Comprendo le spese che devono sostenere in un momento peraltro non semplice per un intero settore ma in questo modo non risolveranno i problemi.”

L’assessore alle Attività produttive ha anche parlato dell’apertura, avvenuta ieri, del mercato settimanale  in piazzale Marcello Sgarlata, nel rione di Bosco Minniti, nella zona alta di Siracusa, riaperto dopo la fine del lockdown. Ci sono state critiche per il comportamento di alcuni commercianti, alcuni dei quali segnalati senza mascherine per non parlare del cattivo conferimento dell’immondizia. “Ho compiuto un sopralluogo proprio ieri – ha detto l’assessore alle Attività produttive ed al Commercio del Comune di Siracusa Cosimo Burti – e posso dire di non essere soddisfatto al cento per cento. Ci sono alcune cose da rivedere, infatti ho previsto di compiere  maggiori controlli per scongiurare comportamenti poco responsabili”.