“Ho pagato un cornetto un euro e 70 centesimi, mi sembra troppo”. E’ il racconto di un cliente di un bar di Siracusa, nella zona nord della città, tornato nell’attività commerciale dopo la fine del lockdown ma non si sarebbe aspettato un aumento considerevole dei prezzi. “Prima della diffusione della pandemia – spiega il cliente – un cornetto lo pagavo un euro e 50 centesimi, certo ci sono a Siracusa bar dove costava meno, un euro e 20 centesimi, ma non gli davo molto peso, ormai mi ero affezionato, del resto era diventato un luogo di incontro con altre persone prima di recarsi al lavoro. Sono tornato dopo oltre 50 giorni, l’aria è spettrale, purtroppo questo è il periodo che stiamo attraversando ma non mi sarei aspettato un aumento considerevole. Ci viene detto di sostenere l’economia ed il commercio locale ma se questa impennata riguarderà altri bar o altri settori merceologici credo che in pochi spenderanno i propri soldi”.

Non si tratta, in realtà, di un caso isolato: un cliente di un altro bar, sempre nella zona nord di Siracusa, dunque molto distante da Ortigia, il salotto del capoluogo, è rimasto sorpreso dagli aumenti. “Sono tornato con piacere in questo bar – racconta il cliente  -, naturalmente sapevo che avrei dovuto consumare il caffè fuori dal locale.  Nessun problema ma qualche perplessità l’ho avuta quando mi sono presentato alla cassa e mi è stato riferito che il costo del caffè è di un euro e 20 centesimi. Avrei potuto chiedere spiegazioni ma ho preferito non dire nulla, tanto sapevo quale sarebbe stata la risposta: la crisi, la pandemia, la mancanza di incassi per via della chiusura. E pazienza, vorrà dire che non ne prenderò con la stessa frequenza di prima: in questo periodo ho usato la macchinetta del caffè in casa mia, comprendo che non è come al bar ma non si può accettare un aumento del 20 per cento del prezzo in questo modo”.

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