Era stata chiusa circa un mese e mezzo fa dal sindaco di Siracusa, Francesco Italia, per gli assembramenti in piena emergenza sanitaria ma una volta scattata la Fase 2, l’area della pista ciclabile, in Riviera Dionisio il Grande, nella zona nord del capoluogo, è stata presa d’assalto da tanti passanti, tra cui sportivi o famiglie.

Non vedevano l’ora di tornare all’aria aperta, viste le nuove disposizioni che hanno allargato le maglie negli spostamenti, e così nel primo pomeriggio di oggi si è tornati ai vecchi tempi. Sono state scattate alcune foto sulla presenza massiccia di persone, che sono state condivise sulle chat, sollevando molta indignazione e qualche scontro tra gli integralisti e gli altri che, invece, sono favorevoli ad una maggiore libertà. C’è, naturalmente ed in buona presenza, il popolo del buon senso che, pur salutando con favore il nuovo decreto, contesta coloro che, in modo indiscriminato, sono tornati alle abitudini, prima dell’era Covid19.

Nello stesso pomeriggio, sempre a Siracusa, si è registrato un altro assembramento, ma in questo caso, di auto: si sono formate delle code chilometriche in contrada Stentinello, a Siracusa, nel corridoio di ingresso per il centro comunale di raccolta dei rifiuti. Automobilisti in fila per poter conferire l’immondizia ed ottenere così sconti nel pagamento della Tari ma in un periodo come questo, in cui il Covid19 è una presenza ancora costante e per nulla rassicurante il timore di assembramenti è tangibile, come, peraltro, denunciato dal circolo di Fratelli d’Italia di Siracusa “Aretusa”.

“Non si capiscono le ragioni per cui sia stato aperto solo un centro di raccolta comunale e non tutti e due. Facciamo un appello all’amministrazione comunale perché intervenga rapidamente” dice  Alberto Moscuzza, responsabile Ambiente del Circolo Aretusa.