Code chilometriche in contrada Stentinello, a Siracusa, nel corridoio di ingresso per il centro comunale di raccolta dei rifiuti. Automobilisti in fila per poter conferire l’immondizia ed ottenere così sconti nel pagamento della Tari ma in un periodo come questo, in piena emergenza sanitaria per il Covid19, il timore di assembramenti è tangibile, come, peraltro, denunciato dal circolo di Fratelli d’Italia di Siracusa “Aretusa”

“Giornalmente gli utenti siracusani che cercano di – spiega  Alberto Moscuzza, responsabile Ambiente del Circolo Aretusa – conferire i rifiuti presso il centro, iniziano file chilometriche per ore sotto il sole, creando molte volte anche assembramenti “conviviali” senza le basilari norme antivirus Covid19.  Per questo, è importante che l’Assessore addetto al ramo intervenga sia per riaprire il centro dell’ Arenaura sia per far aumentare il numero degli addetti della società Tekra presso il centro Stentinello. Non si capiscono le ragioni per cui sia stato aperto solo un centro di raccolta comunale e non tutti e due. Facciamo un appello all’amministrazione comunale perché intervenga rapidamente”.

La gestione del centro è affidata alla Tekra, la società a cui il Comune di Siracusa ha affidato la nettezza urbana dopo il congelamento dell’appalto a seguito dell’interdittiva antimafia della Prefettura nei confronti della Tech. Il Tar di Catania, nelle scorse ore, ha rigettato la richiesta di sospensiva proposta dai legali di quest’ultima società. La Tech, nel dicembre scorso,  aveva vinto il bando del Comune di Siracusa con base d’asta di 118 milioni di euro, 9 milioni in meno rispetto a quello del 2014 ma dopo il provvedimento della Prefettura l’amministrazione di Palazzo Vermexio guidata dal sindaco Francesco Italia ha deciso, circa due mesi fa, di assegnare il servizio alla Tekra, la cui offerta era stata valutata come seconda.