Si sono incontrati in piazza Duomo, a Siracusa, tenendosi a debita distanza ed indossando le mascherine il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ed una delegazione di ristoratori della città. In questa occasione, il primo cittadino ha ricevuto le chiavi dei locali dai proprietari che hanno investito il capo dell’amministrazione della città delle loro richieste al Governo nazionale ed alla Presidenza del Consiglio.  “Vi ringrazio per la fiducia riposta, per questo posso assicurarvi che lotterò per voi – ha detto il sindaco Francesco Italia, rivolgendosi ai ristoratori -. Questo è un momento di rivendicazione e protesta ma al tempo stesso un atto di fiducia nei confronti della mia amministrazione perché mi consegnate non solo le chiavi ma i problemi di cui mi farà carico. E lo farò”.

Il sindaco, nei giorni scorsi, ha parlato di sostegni nei confronti dei commercianti, molti dei quali sono legati alla filiera del turismo, ormai azzoppata dalla pandemia, al punto che alcuni appuntamenti sono saltati, tra cui le rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, rinviate a data da destinarsi  anche se dalla Fondazione Inda trapela un cautissimo ottimismo, in quanto c’è la speranza di salvare la stagione con la programmazione estiva. Gli spettacoli classici sono un traino poderoso per il turismo, uno dei settori strategici per Siracusa, diventata, negli ultimi anni, una delle mete più ambita per i visitatori, nazionali ed internazionali. Ma la rabbia dei ristoratori si era già manifestata, almeno nel Siracusano, la settimana scorsa con la lettera di 100 proprietari di locali inviata alla Presidenza del Consiglio per ribadire la loro volontà a restare chiusi se le ipotesi di nuove disposizioni, tra cui l’uso del plexiglass per separare i tavoli, dovessero concretizzarsi. Ma più in generale, la categoria richiede a gran voce degli aiuti ed un taglio alla tassazione che rischia di uccidere  il settore in modo irreversibile.