La madre di un bimbo autistico del Siracusano denuncia l’incapacità degli insegnanti di sostegno nelle scuole in cui il figlio è stato iscritto. E in una lettera, arrivata a BlogSicilia, racconta l’incubo vissuto nell’anno scolastico,

L’inizio dell’anno

“Nostro figlio è affetto da disturbo dello spettro autistico, ha sei anni ed è stato iscritto al primo anno di scuola in uno degli istituti presenti nel mio paese. Il primo giorno di scuola, al termine delle lezioni, l’insegnante di sostegno assegnata e specializzata mi riferisce che, in quanto sessantenne, non riusciva a seguire mio figlio data la sua iperattività”.

Insegnante di sostegno non specializzata

Arriva una sostituta ma la supplente ammette “di non essere specializzata in autismo e non era in grado di seguire mio figlio perché classificato come caso grave”.

La mamma del bimbo racconta che l’istituto, nonostante le sue sollecitazioni, non può sostituirla, in quanto “l’insegnate in questione è stata assegnata loro dal provveditorato, nonostante l’insegnate in primis dichiarasse la sua incompetenza”.

Il piccolo lasciato sporco a scuola

“Passano giorni in questa scuola – racconta la madre – senza ricevere nessun aiuto di sorta ed io nel frattempo cerco un altro istituto in cui trasferire mio figlio. Durante questa settimana di attesa accade un episodio che ha dell’incredibile. Vado a prendere mio figlio a scuola e lo ritrovo sporco di feci sulla maglia e sui pantaloni poiché nessuno aveva provveduto a pulirlo dopo la defecazione”.

La madre assicura che né l’insegnante di sostegno, né le insegnanti curriculari l’avevano avvertita, “lasciando mio figlio, sporco di feci, fino alla fine delle lezioni”.

Cambio di scuola

A quel punto, la madre decide di cambiare scuola ma “per i primi giorni, l’insegnante di sostegno non è scesa nemmeno a presentarsi e mio figlio veniva lasciato puntualmente all’assistente Asacom alla fine delle lezioni”. Inoltre,  “mi accorgo che è la stessa insegnante, non specializzata né qualificata, che era nel vecchio istituto”.

“A questo punto la misura è colma, alla presenza dell’insegnante di sostegno, della dirigenza scolastica e dell’insegnante curriculare chiedo che l’insegnate di sostegno venga rimossa poiché dichiarava la sua ignoranza assoluta in materia. La scuola non ha potuto far altro che rimuovere la persona visto la palese inadeguatezza da lei stessa dichiarata”.

Una nuova insegnante di sostegno

“Aspetto una settimana circa e la stessa viene sostituita da un’insegnante di sostegno, la terza, che si diceva esperta ma che nei fatti mostrava lacune profonde relative alle conoscenze sulla disabilità di mio figlio oltre che didattiche. Ogni giorno mi veniva ripetuto che il bambino andava lasciato libero senza inquadramento alcuno e ciò ha provocato l’aggravarsi dei suoi problemi di comportamento”.

L’appello alle istituzioni

La madre del bimbo lancia un appello alle istituzioni scolastiche. “Quello che chiedo loro è un cambio completo del sistema di scelta delle insegnanti di sostegno perché così com’è proprio non funziona. Tali figure devono essere soggette a valutazioni anche da parte dei genitori che devono fornire le basi per l’avanzamento o meno in graduatoria. La graduatoria su cui si basa l’assegnazione del posto all’insegnate di sostegno dovrebbe essere fatta soprattutto sulla base del merito e delle competenze delle stesse. Spesso le insegnanti di sostegno non sono figure specializzate ma scelgono il sostegno pur di avere una cattedra loro dedicata e noi genitori ci ritroviamo con queste problematiche grosse da risolvere”.

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