Una bomba è esplosa contro l’ingresso del bar Santa Panagia, nell’omonimo rione di Siracusa, nella zona nord della città. L’esplosione è avvenuta questa notte,  intorno all’una, ed ha danneggiato la saracinesca dell’attività commerciale mentre è in corso la conta dei danni, causati dalla deflagrazione anche se, a causa del maltempo, le operazioni sono difficoltose.

L’allarme dei residenti

Sono stati i residenti a chiedere l’intervento della polizia poco dopo l’esplosione, che ha svegliato numerose persone: gli agenti della Squadra mobile, al comando del dirigente Gabriele Presti, hanno avviato le indagini per risalire agli autori dell’intimidazione.

Varie piste, tra cui il racket

Come sempre accade nelle prime fase delle investigazioni, ogni ipotesi viene presa in considerazione, per cui non è esclusa la pista che porta al racket delle estorsioni. Un anno fa, si verificarono numerose intimidazioni ai danni di commercianti, proprio nel rione di Santa Panagia, ma gli inquirenti spiegarono che le ragioni fossero altre, comunque non legate ad organizzazioni criminali strutturate.

La presenza del clan Santa Panagia

Certo, in questa zona opera il clan Santa Panagia, una delle cosche storiche della città, ormai legata all’altra, Bottaro-Attanasio, ed il sospetto che possa centrare con la bomba di questa notte è elevato ma prima occorrerà per gli agenti della Squadra mobile procedere con un passo alla volta, a cominciare dagli autori.

Le indagini

Nella zona, ci sono le telecamere di sorveglianza, disseminate in più punti: una di queste potrebbe avere ripreso i responsabile ma ad agire, come capita sovente, potrebbe essere stato uno solo. Gli inquirenti contano di sentire anche il titolare del bar, frattanto il personale della Scientifica ha prelevato dei pezzi dell’ordigno che sono stati trasferiti nel palazzo della Questura, in viale Scala Greca, non molto distante dal luogo in cui è avvenuta l’esplosione. Dovrebbe trattarsi di una bomba fabbricata in modo artigianale che, però, è stata molto efficace.