L’amministrazione comunale di Priolo, denuncia un caso di intimidazione ai danni dell’assessore Christian Bosco. Secondo quanto sostenuto dall’intera giunta del Comune della zona industriale, guidata dal sindaco, Pippo Gianni, Bosco “ha rinvenuto una bomba inesplosa nel cofano della sua macchina”. In realtà, il ritrovamento è avvenuto nel cofano motore, nella parte anteriore della macchina.

“Proteggere lui e le persone vicine”

Gli esponenti dell’amministrazione, in merito a questo episodio, hanno chiesto che “la Procura di Siracusa e le forze dell’ordine facciano al più presto chiarezza su quanto accaduto e che dispongano tutte le misure necessarie a proteggere sia lui sia le persone che gli stanno vicino. Fatti di questo genere – sottolinea l’amministrazione comunale – ci fanno tornare in mente i momenti più bui della nostra Sicilia. La risposta delle Istituzioni deve essere forte.
Noi continueremo ad andare avanti per la nostra strada ed a portare avanti le nostre idee ed i nostri progetti.
Non ci fermeremo neanche davanti alle bombe. Priolo non si piegherà mai”.

Gli artificieri della polizia

Sulla vicenda è stata aperta una inchiesta da parte dei magistrati della Procura di Siracusa e così gli agenti della Questura si sono messi al lavoro. Sono stati chiamati gli artificieri della polizia che hanno compiuto delle analisi su quanto rinvenuto dall’assessore Bosco ma da quanto trapela non si tratta di una bomba quanto di residuo di materiale pirotecnico già esploso contenuto in un involucro.

Le indagini

L’assessore è stato sentito dagli inquirenti ma non sarebbero emersi, almeno di recente, episodi inquietanti o minacce che avrebbe subito, stando ad una prima ricostruzione ma sono in corso ulteriori accertamenti, per cui sarà passata al setaccio l’attività amministrativa dell’assessore allo scopo di scoprire se vi sono state vicende “calde” sottoposte alla sua attenzione. In ogni caso, gli investigatori, come spesso accade in questi casi, valutano ogni possibile ipotesi: non è escluso che quell’involucro sia finito casualmente nel cofano motore lanciato magari da qualcuno che avrebbe voluto disfarsene.