E’ tornato in libertà Michael Castrogiovanni, 29 anni, siracusano, finito nell’inchiesta sulle bombe ai danni di un bar e di una paninoteca di Siracusa, che, in un primo momento, era sfuggito alla cattura perché si trovava a Malta.

La richiesta del suo legale, l’avvocato Junio Celesti, è stata accolta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa, Salvatore Palmeri. Peraltro, la vicenda giudiziaria per il giovane potrebbe chiudersi nelle prossime settimane per via di una richiesta di patteggiamento ad un anno e 4 mesi di reclusione.

La gang di viale dei Comuni

Le indagini dei carabinieri hanno avuto origine da due attentati con le bombe carta contro un bar  di viale Santa Panagia ed una paninoteca in via Filisto. Gli inquirenti sono certi che gli episodi sarebbero da collegare ai debiti di droga contratti dai titolari delle attività economiche nei confronti di una gang radicata in viale dei Comuni. Furono 5, Castrogiovanni compreso, le persone destinatarie delle misure cautelari.  Sull’esplosione degli ordigni sarebbero solo coinvolti Jonathan Destasio, indicato come il mandante, e Gianluca De Simone, l’autore delle intimidazioni.

Il troncone della droga

Il resto del gruppo, tra cui Kevin Perez, Castrogiovanni e Damiano Lo Giudice,  è accusato di aver gestito un traffico di droga in viale dei Comuni anche se la posizione dominante l’avrebbe avuta Destasio.

Le intercettazioni telefoniche

Secondo gli inquirenti, gli avvertimenti ai commercianti, avvenuti nel settembre del 2021, sono connessi a presunti debiti di droga, per cui l’ipotesi del racket delle estorsioni è stata scartata. Determinanti, per chiudere il cerchio attorno agli indagati, in relazione alle bombe, sono state le intercettazioni telefoniche, dal cui ascolto gli inquirenti avrebbero appreso del timore di Destasio e De Simone di essere ritenuti responsabili.

De Simone: Tutte cose sanno Jonathan

Destasio: Lo so, me lo devi dire a me. Per ora stanno sentendo che noi parliamo, stiamo parlando qua e noi qua non dobbiamo parlare, perché qua c’è un manicomio

Nella conversazione, i due avrebbero discusso di recenti perquisizioni da parte dei carabinieri

De Simone: Sono venuti fino all’altro ieri suonando a ripetizione e Tony mi riferiva: le guardie sono ed io gli ho detto apri che non abbiamo niente

Destasio: Ti sei letto le cose vero? Quello che hanno trovato sulla terrazza