La Polizia ha arrestato a Siracusa Jail Mahadi, cittadino marocchino, di 36 anni, per tentata rapina e lesioni personali gravi.

Secondo quanto riferito dalla polizia l’extracomunitario, dopo avere bloccato un uomo a bordo di uno scooter, ha cercato di impadronirsene e, non riuscendoci, lo ha aggredito con calci e pugni, procurandogli la frattura della clavicola.

Il marocchino, bloccato dagli agenti, è stato posto agli arresti domiciliari. Secondo la polizia l’uomo aveva già aggredito altri cittadini.

Un altro caso di rapina violenta è accaduto tre giorni fa a Palermo.
Un uomo è stato minacciato e costretto a prelevare soldi al bancomat. Brutta avventura per un palermitano, sulla vicenda sta indagando la squadra mobile della città.

E’ successo in pieno giorno in piazza Vittorio Veneto, dove l’uomo sarebbe stato minacciato forse con un coltello. La scena non è passata inosservata, tanto che qualche passante è riuscito a fornire una descrizione sommaria del malvivente e dello scooter a bordo del quale era poi scappato.

Gli agenti delle volanti intervenuti dopo le chiamate alla linea unica d’emergenza 112 hanno ascoltato il racconto della vittima per cercare di risalire all’identità del rapinatore.

Il 25 agosto scorso invece, ancora a Palermo, la Polizia di Stato ha arrestato D.M., 39enne cittadino guineano, ritenuto responsabile del reato di rapina.
Questa volta ad entrare in azione, intorno alle 4 del mattino, sono stati gli agenti del Commissariato “Centro” che durante il servizio di controllo del territorio, accogliendo una nota diramata dalla locale Centrale Operativa, si sono recati in via Candelai, dove era stata appena segnalata una rapina, perpetrata ai danni di una donna, alla quale era stato asportato il proprio smartphone, da parte di un cittadino di etnia africana (di cui si forniva una dettagliata descrizione), fuggito in direzione di via Maqueda.
I poliziotti hanno immediatamente avviato le ricerche e, giunti in via Maqueda, hanno intercettato un soggetto corrispondente alle descrizioni ricevute via radio. Dopo averlo fermato, hanno quindi proceduto ad un controllo di polizia.
Il cittadino straniero, all’atto dell’accertamento, è apparso oltremodo nervoso ed agitato, tanto da indurre gli agenti ad approfondire il controllo; a seguito di perquisizione personale, gli agenti hanno rinvenuto in una tasca del jeans uno smartphone sulla cui provenienza l’uomo non ha saputo fornire spiegazioni soddisfacenti.
Intanto, un altro equipaggio, con a bordo la vittima della rapina, aveva raggiunto la volante con il fermato in via Maqueda.