Il sindaco di Siracusa ha firmato un’ordinanza che impone dei divieti nella notte tra il 31 dicembre ed il primo gennaio. Si tratta di un provvedimento, sollecitato dalla Questura di Siracusa, per garantire la sicurezza a Capodanno, soprattutto in piazza Duomo dove si terrà la serata con band e dj per salutare il nuovo anno che dovrebbe portare almeno 5 mila persone.
No vendita alcolici in piazza Duomo ed in Ortigia
Le prescrizioni entreranno in vigore alle 20 del 31 dicembre, e lo resteranno fino alle 8 del primo gennaio 2023. L’ordinanza consente la somministrazione di alcolici e superalcolici, in piazza Duomo e in Ortigia, solo all’interno dei pubblici esercizi dalle 20 del 31 dicembre alle 8 del primo gennaio; e nella stessa fascia oraria vieta la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche nelle aree pubbliche di piazza Duomo e di Ortigia.
La deroga
Unica eccezione la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche nella fascia oraria compresa tra le 23 del 31 dicembre all’1 del 1 gennaio, per consentire il brindisi augurale per il nuovo anno; in tale orario è comunque vietato l’utilizzo di contenitori in vetro e lattine. Le bevande non alcoliche potranno essere consumate liberamente e sempre usando contenitori riciclabili.
Le multe per i trasgressori
L’ordinanza, inoltre, vieta la vendita e gli spari di prodotti pirici in piazza Duomo ed in Ortigia e l’introduzione dei cosiddetti spray al peperoncino. E prevede anche di liberare da ingombri e dagli arredi i dehors piazza Duomo e le vie Landolina, Picherali, e Capodieci. I trasgressori saranno puniti con una sanzione dal 25 a 500 euro, con la possibilità di ridurla a 100 euro. Le multe potranno essere elevate solo dopo una prima diffida verbale e, nel caso
di sanzione per il consumo di alcolici e superalcolici, dopo avere consentito di svuotare e
gettare i contenitori.
Il sindaco
“Si tratta– spiega il sindaco Italia – di misure che la Questura richiede puntualmente dal 2017 per ragioni di pubblica sicurezza. Il nostro compito è riuscire a conciliare queste richieste con le esigenze degli operatori economici e con la voglia di divertimento che mai, però, va associata all’abuso nel bere o a comportamenti potenzialmente dannosi a se stessi e agli altri. Sono convinto che ci possa divertire in assoluta sicurezza e nel rispetto della pubblica incolumità”.
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