Durissima denuncia del Sippe, sindacato di Polizia penitenziaria, in merito agli straordinari pagati dall’amministrazione penitenziaria al personale che svolge attività negli uffici del carcere di Augusta.

I carichi di lavoro, denuncia del Sippe

A sollevare la questione è il dirigente nazionale del Sippe, Sebastiano Bongiovanni, dopo la fumata nera dell’incontro avuto con la direzione della casa circondariale per tentare di risolvere la questione del servizio notturno, quello che si svolge all’interno delle sezioni, dove ci sono i detenuti.

Col personale ridotto all’osso, come denunciato più volte dai sindacati, il Sippe, insieme ad altre sigle, ha presentato una proposta. “L’idea è di accorciare il servizio notturno – dice a BlogSicilia il dirigente nazionale del Sippe, Sebastiano Bongiovanni – portandolo da 8 a 6 ore in modo da ridurre il carico di lavoro per il personale che è ormai stremato”.

La questione del personale in ufficio

Il problema, comunque, resterebbe: la coperta è sempre corta ed il rischio di ore scoperte è tangibile, per cui il sindacato ha messo in evidenza la questione degli straordinari del personale con compiti da ufficio. “Sono il 45 per cento della forza lavoro – dice a BlogSicilia il dirigente nazionale del Sippe, Sebastiano Bongiovanni  – e come previsto dal contratto devono lavorare sei ore ma sono previsti straordinari a condizione che svolgano il turno in sezione”.

Straordinari pagati stando in ufficio

Secondo il dirigente nazionale del Sippe, lo straordinario viene svolto e conseguentemente pagato, ma con modalità diverse rispetto a quanto previsto dal contratto. “Lo straordinario – dice ancora a BlogSicilia il dirigente nazionale del Sippe, Sebastiano Bongiovanni – viene svolto all’interno dei loro uffici e questo non va per niente bene. Non è indicato questo nel contratto, eppure c’è questa situazione nel carcere di Augusta, per cui auspico che vengano presi seri provvedimenti e si ritorni al rispetto della legge”.

Piano bocciato dalla direzione carceraria

In sostanza, secondo il piano presentato dal Sippe alla direzione amministrativa, riducendo le ore agli agenti penitenziaria in servizio nelle sezioni ed impiegando il personale degli uffici nelle ore di straordinario nel controllo dei detenuti, i carichi di lavoro sarebbero sopportabili “ma la parte pubblica ha rigettato tutte le nostre richieste nascondendosi dietro le parole magiche ” carenza di organico e garantire la sicurezza” denuncia Bongiovanni.

 

 

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