- Luci spente al carcere di Augusta per carenza di gasolio
- Il carburante alimenta il gruppo elettrogeno del penitenziario
- Il Sippe denuncia la mancanza di organizzazione della dirigenza
- Si sono vissuti momenti di tensione con i detenuti
E’ rimasto al buio, per qualche ore, il carcere di Augusta, creando situazioni di grande tensione nella struttura.
Carcere di Augusta al buio
L’episodio è accaduto martedì scorso, poco prima delle 19, quando diversi detenuti erano ancora fuori dalle proprie celle ed avrebbero mostrato nervosismo, “placato grazie alla professionalità del personale in servizio” spiega a BlogSicilia Sebastiano Bongiovanni il dirigente nazionale del Sippe, un sindacato della Polizia penitenziaria.
Il gruppo elettrogeno
Secondo le stesse fonti sindacali, l’energia elettrica viene fornita al penitenziario grazie ad un gruppo elettrogeno alimentato a gasolio, a seguito di un guasto alla cabina elettrica che si trova in manutenzione, rendendone impossibile, al momento, l’utilizzo.
“E’ mancato il gasolio”
A quanto pare, quel giorno sarebbero finite le scorte di gasolio, per cui si sono spente le luci. “Delle responsabilità – dice a BlogSicilia Sebastiano Bongiovanni, dirigente nazionale del Sippe – se ne occuperà chi di dovere e non il sindacato, di certo stupisce la disorganizzazione mostrata in questa vicenda”.
“Se è chiaro che il gruppo elettrogeno si alimenta con il gasolio, ritengo che qualcuno avesse il compito di conservare delle scorte per evitare l’interruzione dell’elettricità, considerato che siamo non in un ufficio ma in una struttura penitenziaria”.
Le tensioni in carcere
Come svelato dal sindacato, dentro il carcere si sono vissuti momenti di grande apprensione. “Naturalmente – dice a BlogSicilia Sebastiano Bongiovanni, dirigente nazionale del Sippe – abbiamo usati i comandi manuali ma mi preme sottolineare la saldezza dei nervi del personale che, in una situazione difficile, con diversi detenuti fuori dalle celle, è riuscito a tenere sotto controllo la situazione. Alcuni ospiti della struttura, infatti, non volevano rientrare in stanza, per cui va apprezzato il lavoro svolto dagli agenti della Polizia penitenziaria”.
L’aiuto del sindaco di Augusta
Le scorte di gasolio sono arrivate, come svela il Sippe, grazie all’intervento dell’amministrazione comunale di Augusta. “Il sindaco di Augusta – dice a BlogSicilia Sebastiano Bongiovanni, dirigente nazionale del Sippe – si è messo a disposizione, riuscendo a tamponare l’emergenza”.
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