E’ scontro, a colpi di video sui social, per il caro acqua a Siracusa. Al centro della questione l‘adeguamento dei costi del servizio, con valore retroattivo, chiesto ed ottenuto dalla Siam, il gestore del servizio idrico di Siracusa.

La vicenda

Se per il Comune di Siracusa, che fa parte dell’Ati, l’Autorità territoriale d’ambito che rappresenta tutti i Comuni del Siracusano, è un atto dovuto, in quanto il via libera è stato dato dall’Arera, l’Autorità di regolazione per Energia reti e Ambiente ed avallato dalla stessa Ati, per altri, invece, ci sono delle responsabilità precise da parte dell’ente.

Raccolta firme in piazza

Un ex consigliere comunale del M5S, Roberto Trigilio, avvocato, è tra i promotori di una raccolta di firme contro l’impennata dei costi dell’acqua.

“Provvedimento contrario alla legge”

“Non è giusto far decorrere gli aumenti a partire dal 2020. E’ come – dice l’avvocato Roberto Trigilio nel suo videomessaggio – se ci venisse chiesto di pagare 5 euro in più per una pizza mangiata due anni fa. Quello che si è verificato è tra l’assurdo e l’ingiusto”.

“La delibera dell’Assemblea dell’Ati ha dato semaforo – prosegue Trigilio – verde agli aumenti retroattivi chiesti dalla Siam in applicazione di una delibera dell’Arera è ingiusta ed immorale, oltre ad essere contra legem. E’ immorale perché non è il momento, non era il caso in questo momento di incrementare, con effetto retroattivo, i costi del servizio idrico”.

“Solo populismo”

A replicare, con un altro videomessaggio, è stato Michelangelo Giansiracusa, Capo di gabinetto del Comune di Siracusa e sindaco di Ferla che parla di populismo ed ha invitato l’avvocato Trigilio ad un confronto pubblico.

“Una deliberazione della Corte di Cassazione ha sancito un principio comunitario, per cui il costo del servizio idrico deve tenere conto di alcuni fattori, tra cui il recupero dei costi di esercizio. Costi per cui il gestore può chiedere l’adeguamento per il recupero di quel costo. Dunque, non c’è il tema della retroattività ma di un principio comunitario. La Siam ha chiesto all’Ati l’adeguamento e dopo un istruttoria lo ha concesso, altrimenti sarebbe incappata nelle sanzioni dell’Arera”.