“Salvini facci volare” è lo slogan della manifestazione che si terrà giovedì a Catania contro il caro voli. L’iniziativa, per denunciare l’impennata dei prezzi aerei che stanno penalizzando il rientro di molti siciliani, porta la firma dei deputati regionale, Tiziano Spada, del Pd, e di Ismaele La Vardera, esponente di Sud chiama Nord. Il corteo, che prenderà il via alle 15,30 da via Etnea, di fronte all’ingresso di villa Bellini, si concluderà in piazza Duomo.

“Speculazione sulle famiglie siciliane”

“Qui – spiega Tiziano Spada – ci aspettiamo che venga il ministro Matteo Salvini il quale, ci auguriamo, risponda alle nostre domande in quanto è a dir poco vergognoso continuare a speculare sulle spalle delle famiglie siciliane e a creare grosse difficoltà a quanti, per motivi di studio o di lavoro, vivono fuori regione. Serve un’azione concreta, chiara, forte e, soprattutto, non più rinviabile”.

Al corteo col trolley

I due deputati hanno anche invitato i partecipanti a portare un trolley come simbolo della protesta. Dagli ultimi riscontri, un volo da Roma alla Sicilia ha un costo di 1200 euro ed in tanti sono stati costretti a rinunciare a prendere l’aereo per tornare dai propri familiari. Altri hanno scelto altri vettori, come pullman o treni, che sono in via di esaurimento di posti.

Caro voli non ferma il turismo

Secondo quanto sostenuto dal presidente di Noi Albergatori di Siracusa, ci sarà un boom di turisti a Siracusa nei ponti festivi del 25 aprile e dell’1 maggio, segno che i vacanzieri che scelgono la città e la Sicilia non hanno problemi di portafogli.

“Ricordiamo che gli stranieri -dice Rosano – sono turisti alto-spendenti con la tendenza a sborsare di più per il piacere della tavola. Infatti, della spesa pro capite che destina alla vacanza, lo straniero assegna il 32% al ristorante, il 31% all’albergo, per il viaggio il 27%, mentre per le altre spese destina soltanto il 10%. Gli italiani suddividono la spesa per la loro vacanza così: 30% per i pasti, 30% per l’alloggio, 20% per il viaggio e il restante 20% per shopping e altre piccole spese”.

 

 

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