Da una parte la notizia da parte del Gip di Siracusa, Salvatore Palmeri, della rimozione dall’incarico dei 3 consulenti nominati per gli accertamenti sui presunti casi di inquinamento del depuratore Ias di Priolo, dall’altra il via libera da parte del Governo nazionale del decreto Isab che ne assicura la continuità produttiva. Due fatti strettamente legati che rappresentano uno snodo fondamentale per il presente ed il futuro del Petrolchimico di Siracusa che, ancora oggi, produce quasi il 60% del prodotto interno lordo del Siracusano.

Il dl del Governo su Isab e Ias

Nel provvedimento, che porta la firma del ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, sono fissati dei parametri ambientali sia in relazione alle emissioni, provenienti dalle due raffinerie, ora di proprietà della Goi Energy, sia sul trattamento dei fanghi della zona industriale da parte del depuratore Ias, al centro di un’inchiesta giudiziaria della Procura per disastro ambientale.

La questione dell’inquinamento ambientale

Secondo gli esponenti del movimento Oltre, che vede tra i leader l’assessore alla Cultura di Siracusa ed ex assessore regionale ai Beni culturali, Fabio Granata, la questione dell’inquinamento ambientale, che per più di 60 anni ha caratterizzato il dibattito nel Siracusano, è tutt’altra che chiusa. Il direttivo di Oltre ritiene che il decreto non risolva affatto il problema, anzi pensa che sia una copertura.

Oltre, “coperture politiche”

“Dopo aver assistito alla “copertura” politica a  legislativa,  in sede parlamentare, della vicenda – spiega in una nota il direttivo di Oltre – e in attesa del processo ostacolato e rallentato in ogni modo, ribadiamo il nostro sostegno ai Magistrati di Siracusa, contro gli avvelenatori  e tutti i loro complici, soprattutto quelli che siedono in Parlamento. Sul tema a fine ottobre terremo una pubblica manifestazione per rompere il silenzio sulla gravissima vicenda”.

L’incarico tolto ai 3 consulenti

In merito alla vicenda dei periti, sollevati dall’incarico dal gip di Siracusa, Oltre plaude all’iniziativa del magistrato.

“Bene ha fatto il gip del Tribunale di Siracusa Salvatore Palmeri, a revocare – spiegano dal direttivo di Oltre – l’incarico ai tre consulenti incaricati, Giuseppe Mancini, Alfredo Pini e Emilio Napoli, nominati il 6 dicembre dello scorso anno per approfondire il disastro ambientale causato dal depuratore Ias di Priolo, consentendo così di  aprire la strada al doveroso accertamento delle responsabilità”