E’ stato firmato, su proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, di concerto con il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin, il decreto interministeriale che definisce le misure per il bilanciamento tra le esigenze di continuità produttiva degli stabilimenti della società Isab di Priolo Gargallo  e gli obiettivi di salvaguardia dell’occupazione, tutela della sicurezza sul luogo di lavoro, della salute e dell’ambiente.

Cosa prevede il decreto

Lo rende noto lo stesso ministero delle Imprese e del Made in Italy. In particolar modo nel decreto vengono definiti gli interventi necessari a dare soluzione alle questioni ambientali inerenti gli impianti di depurazione consortile gestiti dalla Società I.a.s. e dalla Società Priolo Servizi.

Il rispetto delle norme sull’ambiente

Gli stabilimenti Isab dovranno assicurare il rispetto dei valori limite di emissione per i metalli nelle acque reflue recapitate al depuratore consortile gestito da Ias, attualmente sotto sequestro,che dovrà altresì assicurare il rispetto dei valori limite massimi annuali per i parametri riguardanti gli idrocarburi totali, fenoli e solventi organici aromatici. Entro 36 mesi Isab e Priolo Servizi dovranno effettuare gli interventi necessari all’adeguamento degli impianti di trattamento delle acque di scarico e realizzare quelli finalizzati al riutilizzo delle acque reflue.

Il coordinamento del Governatore siciliano

Gli impianti di depurazione oggetto del presento decreto continuano l’esercizio nel rispetto delle autorizzazioni
ambientali regionali: il Presidente della Regione Siciliana, anche a mezzo di proprio delegato, è individuato quale soggetto preposto al coordinamento delle attività finalizzate al finanziamento, alla progettazione ed alla realizzazione delle opere necessarie. A supporto dell’azione del Presidente è istituito un tavolo tecnico con Mase, Mimit e Mit, Ispra e Arpa territorialmente competente.

Le parole di Schifani

“L’emanazione del decreto governativo sull’Isab di Priolo, da parte dei ministri Urso e Pichetto Fratin, consente l’immediato avvio degli interventi per assicurare il rispetto dei valori soglia ambientali, tutelando la salute dei cittadini e garantendo, al contempo, la piena riattivazione degli impianti di depurazione consortile”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando la firma del provvedimento da parte dei ministri delle Imprese e del made in Italy

“Ringrazio i ministri Urso e Pichetto Fratin – aggiunge Schifani – per l’attenzione e l’impegno dimostrati ancora una volta per la nostra Isola. Il clima di fattiva collaborazione tra il governo regionale e quello centrale consente, anche in questa complessa vicenda, di realizzare opere tempestive per rispondere alle esigenze dei siciliani”.

Il parlamentare nazionale Cannata

“L’impianto di depurazione consortile di Ias è indispensabile per le raffinerie, come il nostro petrolchimico, ed è fondamentale per la nostra economia. Con la firma del decreto interministeriale bilanciamo esigenze di continuità produttiva, salvaguardia dell’occupazione, della salute e dell’ambiente e dimostriamo di avere a cuore il nostro territorio”.

Il parlamentare nazionale di FdI, Luca Cannata, commenta così il decreto firmato dai ministri Adolfo Urso e Pichetto Fratin, che fa il paio con il Dpcm con cui gli stabilimenti Isab sono stati dichiarati di interesse trategico nazionale. Adesso Isab e Priolo Servizi dovranno adeguare gli impianti di trattamento delle acque di scarico e realizzare quelli finalizzati al riuso delle acque reflue. “Lo avevamo detto, lo abbiamo fatto: non possiamo bloccare l’intera produzione, dobbiamo salvaguardarla – conclude il parlamentare – così come l’occupazione, puntando a una prosecuzione dell’attività nel rispetto dell’ambiente”

 

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