Lo strappo di Edy Bandiera da Forza Italia, culminato con l’autosospensione dal partito dopo la scelta di puntare su Ferdinando Messina, come candidato sindaco del Centrodestra di Siracusa, diventa sempre più netto.

“Ho il piacere di invitarvi ad un incontro, presso i locali di via Tevere 66, che si terrà domani, mercoledì 5 aprile, alle ore 11 per comunicazioni inerenti le prossime elezioni amministrative della città di Siracusa” si legge in uno stringatissimo comunicato stampa diffuso da Bandiera che avrebbe intenzione di candidarsi a sindaco.

Messaggio a Schifani?

L’ex assessore regionale all’Agricoltura potrebbe aver deciso di lanciare un messaggio al presidente della Regione, Renato Schifani, che, domenica, non ha gradito la scelta di Bandiera di contestare l’indicazione di Messina, il cui principale sponsor è il deputato regionale di Forza Italia, Riccardo Gennuso.

La rivalità tra Bandiera e Gennuso

I rapporti, sotto l’aspetto politico, tra Bandiera e Gennuso non sono buoni, specie dopo l’esito delle elezioni regionali del 25 settembre, con il testa a testa tra i due vinto alla fine da Gennuso.

L’erosione dei voti

In effetti, una candidatura a sindaco di Bandiera o, comunque, una sua collocazione lontana dal Centrodestra, rischia di far perdere voti alla coalizione, favorendo gli altri principali competitor, con in testa il sindaco, Francesco Italia, che punta al secondo mandato, ed ancora Renata Giunta, candidata del Centrosinistra con l’asse Pd-M5S.

La fuga da Forza Italia di 2 coordinatori

Peraltro, lo stesso Bandiera un primo segnale a Forza Italia lo ha mandato, culminato con l’autosospensione del coordinatore dei Giovani di FI, e con le dimissioni del coordinatore cittadino di Floridia.

Il nuovo strappo rappresenterebbe un ulteriore messaggio al partito, facendo intendere che, senza il suo contributo, una vittoria a Siracusa del Centrodestra è difficilissima. Secondo alcune autorevoli fonti politiche, Bandiera non avrebbe intenzione di chiudere i ponti con Schifani, del resto in prospettiva ci sono altri appuntamenti elettorali, come le Provinciali.

Il Polo civico

Nella partita per le amministrative c’è anche un’altra area politica, quella rappresentata da Officina civica per Siracusa, una coalizione eterogenea con dentro l’ex sindaco Giancarlo Garozzo, l’ex presidente del Consiglio comunale, Moena Scala, l’ex assessore Gianluca Scrofani, l’ex consigliere Salvo Castagnino, che come candidato sindaco hanno indicato l’ex assessore Alfredo Foti.

Bandiera potrebbe guardare al Polo civico di Garozzo ma poi ci sarebbe la questione del candidato sindaco da affrontare. Chi farebbe poi un passo indietro?

Gli altri ex deputati regionali

Tra gli scontenti, come Bandiera, ci sono i 3 ex deputati regionali: Mario Bonomo, Enzo Vinciullo e Giovanni Cafeo, con cui Bandiera aveva creato, nei mesi scorsi, un’asse dopo la rottura con il Centrodestra provinciale, che stava lavorando alla candidatura a sindaco di Peppe Assenza, ex presidente dell’Ias, vicino al deputato regionale del Mpa, Peppe Carta.

Mario Bonomo, nei giorni scorsi, si è dimesso dal Mpa dopo il botta e risposta con Fabio Mancuso, rappresentante del Mpa al tavolo del Centrodestra, sulla scelta di Messina, che non piace allo stesso Bonomo, il quale ha avviato un dialogo con il Centrosinistra e con il Polo civico.

Enzo Vinciullo e Giovanni Cafeo, entrambi della Lega, non hanno ancora sciolto la riserva anche se Vinciullo, in più occasioni, ha annunciato una sua possibile candidatura a sindaco.