Da coalizione favorita per vincere le elezioni a Siracusa e tornare a governare la città dopo oltre 10 anni ad un raggruppamento pieno di divisioni che rischia di perdere la terza elezione consecutiva. Il Centrodestra siracusano, nonostante abbia un candidato a sindaco, il forzista Ferdinando Messina, è spaccato in più tronconi.
Il caso in Forza Italia
Lo stesso partito del presidente della Regione appare spaccato dopo le dichiarazioni di Edy Bandiera, autosospesosi da Forza Italia dopo la decisione del tavolo regionale di preferirgli Messina, sostenuto del deputato regionale, Riccardo Gennuso, rivale di Bandiera nella corsa al seggio Ars. Schifani è stato glaciale con Bandiera, liquidandolo con una frase: “Non c’è cosa peggiore di un responsabile di partito che si innamora dell’idea di essere candidato sindaco”.
“La coalizione ha detto no a Bandiera”
“Il commissario regionale Marcello Caruso ha portato il nome di Edy Bandiera al tavolo della coalizione e la stessa ha detto “no”. Per cui è chiaro che il nostro coordinatore ha dovuto lavorare su altre possibilità. Detto ciò andiamo avanti con il tavolo della coalizione, che ha chiuso l’accordo su tre città su quattro. Rimaniamo fiduciosi sul tema di Catania, dove sono certo che l’arresto della corsa di Enzo Bianco determinerà un’accelerazione per l’indicazione di un candidato unitario a Catania”.
La replica di Bandiera
Nel tardo pomeriggio, ha replicato l’ex assessore regionale, Edy Bandiera.
“Innanzitutto tutto, mi sento di ringraziare – dice Bandiera – il Presidente della Regione ed il mio Partito, per aver voluto porre il mio nome, sul tavolo del centrodestra regionale. Questo atto di attenzione e apprezzamento, nei miei confronti, mi ha inorgoglito e assolutamente onorato”.
“Autosospensione per evitare imbarazzi”
“Non ho avuto notizie di atteggiamenti di totale chiusura, sulla mia candidatura, da parte degli alleati e, tuttavia, in considerazione del fatto che il Partito, in piena legittimità, ha ritenuto – aggiunge Bandiera – di portare avanti un altro nominativo, nel pieno rispetto e a tutela proprio di Forza Italia, alla quale mi legano, da tanti anni, sentimenti di appartenenza e condivisione, delle politiche e dei principi ispiratori, ho ritenuto di autosospendermi, proprio per allontanare, dal Partito stesso, equivoci ed imbarazzi, in una competizione elettorale che si presenta particolarmente difficile e travagliata nella città di Siracusa”
Il passo indietro di due coordinatori nel Siracusano
A seguire Bandiera, sono stati due coordinatori di Forza Italia: Matteo Melfi, a capo della sezione dei giovani azzurri, e Cristian Fontana, alla guida di Floridia. Da capire se l’emorragia finirà qui o ci saranno altre defezioni.
Terremoto anche nel Mpa
A Siracusa, un altro partito del Centrodestra, il Movimento per l’autonomia, ha subito uno scossone, a seguito delle dimissioni da coordinatore provinciale del Mpa di Mario Bonomo, ex deputato regionale.
Le critiche di Bonomo a Schifani
Bonomo, poco dopo l’indicazione di Messina, ha bocciato questa scelta, attaccando direttamente il presidente della Regione, accusandolo di aver gestito male la composizione della giunta regionale che ha creato degli squilibri dentro la stessa coalizione.
La replica di Mancuso e le dimissioni di Bonomo
Parole pesanti che hanno scatenato la reazione di Fabio Mancuso, rappresentante Mpa al tavolo del Centrodestra, per cui “la scelta dell’on. Bonomo assunta a titolo personale è irriguardosa nei confronti del Mpa e certamente non coinvolge il Movimento”. Qualche ora dopo l’uscita di Mancuso, l’ex deputato regionale, Mario Bonomo, si è dimesso dall’incarico di coordinatore del Mpa Siracusa.
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