La cessione della centrale termoelettrica da parte di Erg all’Enel ha una chiave di lettura diversa per la Fiom Cgil. Per il sindacato, una delle poche notizie positive è il mantenimento della forza lavoro, 144 dipendenti che continueranno a lavorare.

Altro che Transizione energetica per la Fiom

La nota dolente, secondo l’analisi del sindacato, è che l’impianto è sostanzialmente “antico”, in direzione diametralmente opposta alle indicazioni dell’Unione europea e del Governo, espresse nel piano della Transizione energetica, che si fonda sullo sviluppo dell’energia verde, tra cui le rinnovabili, e sull’addio al petrolio.

Ecco perché Erg ha ceduto

“Al di là dei positivi commenti registrati in queste ore, Erg cede quello che restava dell’asset industriale Siracusano della famiglia Garrone, mentre presenta due progetti nel settore delle rinnovabili in Sicilia per complessivi 100 milioni di euro, e acquista da GEI Subasta 1 SA due impianti solari nel sud della Spagna per un importo di circa 96,2 milioni di euro”

“Queste operazioni, per un costo complessivo di 192,20 milioni di euro, sono chiaramente l’evidenza dell’orientamento di un gruppo che spinge sul settore delle rinnovabili lontano da Priolo evidentemente ritenuta poco permeabile al processo di transizione” dice Antonio Recano, segretario della Fiom Siracusa.  In sostanza, per la Fiom, l’Erg ritiene il territorio di Priolo non appetibile sotto l’aspetto delle fonti rinnovabili

Investimento Enel “vetusto”

Il sindacato manifesta dubbi sulla scelta di Enel che ha acquisito la centrale termoelettrica. “Ci sono dubbi e perplessità sulla strategia di un gruppo come Enel che acquisisce una centrale di cogenerazione con un’operazione che nasce e si sviluppa in contrasto alla tendenza storica di un graduale ma progressivo abbandono del petrolio e del gas a favore delle rinnovabili”.

La difesa del Petrolchimico

Eppure la Cgil Siracusa, insieme alle altre sigle sindacali, ha deciso di sottoscrivere un patto con Confindustria per promuovere un tavolo con il Governo Draghi per aiutare le aziende del Petrolchimico, quelle che raffinano greggio, nel processo di Transizione energetica, puntando su incentivi al fine di produrre secondo i rigidissimi parametri a tutela dell’ambiente.

Manifestazione contro petrolio e gas fossile

Frattanto, domani a Melilli, ci sarà anche in Sicilia, a Melilli, nel Siracusano, la manifestazione, organizzata in tutta Italia da 44 associazioni ambientaliste per dire di no al gas fossile ed al nucleare, sposando la causa delle fonti rinnovabili.