Non era rimasto soddisfatto del prezzo che avrebbe dovuto pagare per la riparazione del suo personal computer e così ha preso a pugni il commerciante e poi danneggiato la vetrina del negozio.
Un’aggressione folle avvenuta oltre un mese fa a Noto su cui sono state avviate le indagini degli agenti del commissariato di polizia di Noto che hanno identificato il responsabile, un 30enne, denunciato per furto, lesioni personali dolose, minacce e danneggiamento.
La ricostruzione della vicenda
L’accusa di furto è legata alla sottrazione di sigarette elettroniche prelevate dalla stessa attività commerciale. Secondo quanto emerge nella ricostruzione della polizia, l’indagato si sarebbe presentato nel negozio, a Noto, il 18 marzo scorso per ritirare il pc che aveva consegnato al commerciante per la sostituzione dell’hard disk.
100 euro per la sostituzione dell’hard disk
Il costo del lavoro è stato quantificato in 100 euro ma il 30enne è andato su tutte le furie ed a quel punto avrebbe lanciato insulti contro il titolare che, per evitare danni al locale, avrebbe invitato il cliente ad uscire dal negozio ma l’indagato, però, avrebbe reagito in modo violento.
Pugni in testa al commerciante
Da quanto raccontano dalla Questura di Siracusa, il trentenne avrebbe preso a pugni l’esercente, colpendolo in testa e afferrandolo dal maglione avrebbe trascinato fuori dal negozio la vittima che sarebbe riuscita a divincolarsi e temendo altre violenze si sarebbe chiusa dentro. Il cliente, che, evidentemente, aveva perso il controllo, avrebbe danneggiato la vetrata del negozio con l’obiettivo di entrare nel locale per tornare ad aggredire il commerciante.
Le immagini delle telecamere
“Successivamente l’aggressore si recava nuovamente nel laboratorio minacciando la cognata del gestore e, da come risulta dalle immagini estrapolate dalla videosorveglianza, asportando alcune sigarette elettroniche dal mobiletto ove erano esposte” spiegano dalla Questura di Siracusa. Ne è nata una denuncia alla polizia di Noto che ha iniziato gli accertamenti per ricostruire l’intera vicenda, documentata dalla testimonianza delle vittima e dai filmati delle telecamere.
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