Assume sempre più i toni di una telenovela, condita da continui colpi di scena, la vicenda del Seppellimento di Santa Lucia, l’opera del Caravaggio custodita a Siracusa ma trasferita nei mesi scorsi al Mart di Rovereto per una mostra dedicata al maestro della luce e poi sospesa per l’emergenza sanitaria.

Questa mattina, la Soprintendenza di Siracusa, attraverso un documento, ha annunciato il rientro nella giornata di domani a Siracusa della tela, che sarà sistemata non più nella chiesa di Santa Lucia alla Badia, in piazza Duomo, ma nella chiesa di Santa Lucia al Sepolcro.

Non la pensa così il presidente del Mart di Rovereto, Vittorio Sgarbi, per il quale la data del rientro slitterà.

“La Sovrintendente di Siracusa Aprile ha diffuso una informazione basata su dati presunti che contraddicono, però, quelli di fatto, essendo che la mostra, al di là del chiusura del museo, fin dall’inizio è stata programmata dal 9 ottobre al 4 dicembre. E’ evidente che prima che il Tar si pronunci sulla illegittimità della chiusura dei musei, il dipinto non può ripartire. In ogni caso regole elementari di sicurezza e di tutela impongono che al momento dello smontaggio siano presenti i restauratori dell’Istituto centrale del restauro, che non potranno arrivare a Rovereto prima del 5 dicembre, in quanto presenti a Siracusa per predisporre le condizioni ottimali per il dipinto”

“Come comunicato al Fec (Fondo edifici di culto) il dipinto potrà partire presumibilmente nella giornata del 6 per essere, come si era sempre previsto, a Siracusa entro l’8 dicembre. Questo anticipo consente, come si era  programmato, la presentazione dell’operazione, compiuta grazie all’intervento del Mart, in presenza mia e del ministro dell’Interno Lamorgese, con il quale è stata concordata la presenza a Siracusa per il 10 dicembre, salvo controindicazioni legate alla situazione sanitaria.

!Fin dal 10 dicembre – conclude Sgarbi – l’opera potrà dunque essere ricollocata nella sua sede originaria in attesa della festa del 13 dicembre”.