La comunicazione del rientro a Siracusa del Caravaggio, l’opera andata in prestito al Mart di Rovereto per una mostra poi sospesa a causa dell’emergenza sanitaria, l’ha data la Soprintendenza di Siracusa dopo aver ricevuto il via libera dal Fec, il fondo degli edifici di culto, proprietario dell’opera d’arte.  L’arrivo del Seppellimento di Santa Lucia è previsto per domani ed il quadro cambierà sede, non più nella chiesa di Santa Lucia alla Badia, in piazza Duomo, ma a Santa Lucia al Sepolcro, nel quartiere della Borgata, dove Caravaggio aveva realizzato l’opera.

“Perviene – si legge nel documento della Soprintendenza – alla pec la nota con la quale il Mart comunica contestualmente anche a codesto ministero dell’Interno Fec, il rientro dell’opera del Caravaggio Il Seppellimento di Santa Lucia  in prestito al Mart di Rovereto in occasione della mostra, alla data del 2 dicembre del 2020 presso la Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro”.

Si chiude così una polemica innescata dallo stesso presidente del Mart di Rovereto, Vittorio Sgarbi, che, dopo lo stop alla mostra, aveva paventato l’ipotesi di trattenere la tela invece di restituirla a Siracusa, contravvenendo agli accordi che prevedono il rientro dell’opera nel capoluogo siciliano in occasione dei festeggiamenti di Santa Lucia, la patrona della città. Una presa di posizione che ha scatenato numerose reazioni, tra cui quella del Comitato del No, formata da un gruppo di associazioni tra cui Dracma e Italia Nostra, fin dal primo giorno contrario al prestito del Seppellimento di Santa Lucia. Lo stesso comitato che vede come leader il professor Paolo Giansiracusa, “rivale” storico di Sgarbi con cui è entrato in polemica in numerose occasioni anche sull’autenticità di una tela del Tiziano custodito a Troina, aveva sollecitato la classe politica a reagire. Il parlamentare regionale di Italia Viva, Giovanni Cafeo, nelle settimane scorse, aveva rassicurato il rientro della tela dopo aver avuto rassicurazioni dal prefetto di Siracusa.

 

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