“Il Seppellimento di Santa Lucia del Caravaggio tornerà in perfette condizioni nella sede originaria”. Lo afferma Vittorio Sgarbi, presidente del Mart di Rovereto, organizzatore della mostra sul Caravaggio, che dovrebbe tenersi a settembre, a poche ore dal trasferimento della tela dalla chiesa di Santa Lucia alla Badia, a Siracusa, all’istituto centrale del restauro, a Roma, per delle analisi prima del “viaggio” a Rovereto per l’esposizione.

Sgarbi è tornato a parlare del dipinto del Tiziano custodito a Troina, in provincia di Enna, definendolo, ancora una volta un falso. Un’accusa, a suo tempo, rispedita al mittente da Paolo Giansiracusa, il docente siracusano dell’Accademia delle Belle Arti di Catania tirato in ballo da Sgarbi, per cui, invece, la tela è autentica.

“Invito la Regione – spiega Sgarbi – a nominare una commissione d’inchiesta e annuncio una richiesta di accesso agli atti, sfidando i responsabili a chiedere una perizia agli esperti riconosciuti di Tiziano. Sono stati spesi più di 50 mila euro; il minimo che si potrà rilevare è il danno erariale”.

In merito al trasferimento del Caravaggio, è stato durissimo il commento dell’ex sindaco di Siracusa, Roberto Visentin, che, nel 2010, bloccò il prestito dell’opera.

“Nel 2010 l’ amministrazione di Centrodestra – dice Visentin –  di Siracusa pose un veto al trasferimento del dipinto del Caravaggio raffigurante “Il Seppellimento di Santa Lucia” alle Scuderie del Quirinale in occasione di una mostra dedicata al maestro della luce. Tela custodita nella chiesa di Santa Lucia alla Badia di Siracusa, impacchettata ed imballata questa mattina per essere condotta a Roma all’istituto centrale del Restauro per poi essere trasferita al Mart di Rovereto dove ci sarà un’esposizione. All’epoca, il sottoscritto riuscì a creare un unico fronte compatto e coeso per impedire il prestito del dipinto che, per una città come Siracusa, è strategico sotto l’aspetto culturale e turistico. E pensare che quella mostra, dal 20 febbraio fino al 13 giugno 2010, per celebrare i 400 anni della morte di Caravaggio, aveva il sostegno della Presidenza della Repubblica. Ci trovammo di fronte un ostacolo importante ma, Siracusa non poteva perdere un patrimonio così prezioso. Vero è che la proprietà della tela è del FEC e non del Comune di Siracusa ma, la nostra esperienza dimostra che se un’amministrazione ha capacità e forza politica è possibile bloccare provvedimenti ed iniziative lesive per l’immagine e l’economia della città. L’attuale Giunta ha, invece, mostrato ambiguità, scarsa compattezza e nessuna determinazione consentendo così, con il suo atteggiamento, il trasferimento odierno. Avrebbe potuto coinvolgere l’intera classe politica e soprattutto la cittadinanza per giungere ad un risultato positivo e diverso, nell’esclusivo interesse della nostra città”.

Altrettanto critico il commento della deputata nazionale di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo.

“Oggi l’immagine di Siracusa è tutta in quel carrello – dice Stefania Prestigiacomo – che porta via lo scatolone che contiene il Caravaggio. E’ l’immagine di una sconfitta, di una città che non è riuscita a difendere un bene artistico di immenso valore, risorsa essenziale per l’attrattiva turistica di un territorio che oggi più che mai di una ripresa turistica ha bisogno. E di questa Caporetto di credibilità della città è prova fatto che nonostante sia apparso chiaro alla fine che nessun restauro era necessario né previsto, nonostante le “contropartite” a questo prestito siano ancora oggi vaghe sia nei tempi che nella sostanza, nonostante tutto, “Il seppellimento di Santa Lucia” sia stato portato via. Siamo terra di conquista, una comunità che può essere presa in giro. Una città il cui parere non conta niente. Mi spiace doverlo ricordare, ma 10 anni fa, nel 2009, quando da Roma lo stesso Fec reclamó il nostro Caravaggio, non per portarlo a Trento, ma alle Scuderie del Quirinale per la piu importante mostra sul Caravaggio mai fatta, la città in pieno slancio turistico, coesa e compatta si seppe fare sentire e il quadro rimase al suo posto. Ma si dai,  consoliamoci con le mostre dei Caravaggio farlocchi e delle ‘sensazioni caravaggesche’ oppure con i nastri tagliati….. Oggi è’ una pessima giornata che Siracusa non meritava”.

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