“Il Comune di Siracusa insiste a praticare il diserbo delle aree urbane utilizzando il pericoloso glifosato”. La denuncia è dell’associazione Natura sicula e del movimento politico Lealtà e Condivisione che chiedono all’amministrazione di fermare l’uso di questo erbicida.

La posizione dell’Airc

Nel 2015 il glifosato, l’erbicida totale più utilizzato al mondo, come riferisce Fabio Monreale, portavoce di Natura sicula, è stato classificato “probabilmente cancerogeno” dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). A luglio 2023, invece, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha affermato di non aver individuato rischi per gli esseri umani, gli animali o l’ambiente tali da impedire l’autorizzazione dell’erbicida, pur riconoscendo che non ci sono certezze.

Dove è stato usato il glifosato

Il movimento Lealtà e Condivisione lancia l’allarme sulla pericolosità del diserbante. “Prima in una piazza del centro storico di Ortigia (piazza San Giuseppe), poi in una delle principali vie dello shopping cittadino (via Tisia) e adesso davanti la scuola Paolo Orsi in prossimità della cosiddetta “zona scolastica” di piazza della Repubblica dove ogni giorno si affollano genitori e bambini. In tutti e tre i casi un cartello avverte la popolazione dell’utilizzo di un prodotto potenzialmente cancerogeno per le persone e letale per insetti impollinatori e animali, qual’è il Glifosate”.

“Diserbante messo al mando da molti Comuni”

Secondo gli esponenti del movimento questo erbicida non è più utilizzato da un numero importante di Comuni proprio per la sua pericolosità. “Una sostanza, il Glifosate, messa al bando dal 2016 da quasi tutti i comuni Italiani (compreso Siracusa) il cui utilizzo secondo il PAN (Piano di Azione Nazionale) è vietato nei parchi, giardini pubblici, campi sportivi e aree ricreative, cortili e aree verdi all’interno di plessi scolastici, aree gioco per bambini e aree adiacenti alle strutture sanitarie, poichè considerate aree sensibili e frequentate da gruppi vulnerabili”