Al fianco del Comune di Siracusa, organizzatore dei concerti di musica pop e rock al Teatro greco di Siracusa, si sono schierati gli albergatori. La polemica nasce dopo il no espresso da alcuni archeologi agli spettacoli di Baglioni, Elisa e Gianna Nannini nell’antica cavea, per timore di danneggiare le preziose pietre. Da parte sua, l’amministrazione di Siracusa, attraverso il suo assessore alla Cultura, ha detto che non ci sono rischi.

Il sì degli albergatori ai concerti

“Se lo spettacolo fosse stato messo in scena da Andrea Bocelli, i siracusani si spellarono le mani qualche anno fa per applaudire la sua esibizione, sarebbe mutato qualcosa? E allora, cosa cambia se invece di Bocelli, si esibiscono Elisa, Claudio Baglioni o Gianna Nannini?” si chiede il presidente di Noi albergatori Siracusa e vicepresidente nazionale di Assohotel, Giuseppe Rosano.

“È mai possibile coltivare il pregiudizio che la “gente” che assiste a codesti spettacoli sia talmente incivile da non capire che siede in un ‘tempio sacro’ del V secolo a.C.? Vorremmo – aggiunge Rosano – ricordare a chi è contrario ai concerti al Teatro Greco di Siracusa che un terzo degli spettatori che affolla normalmente la struttura è costituito da scolaresche di giovani non maggiorenni: gli stessi che amano ascoltare le canzoni della Nannini. E mai nessuno di loro ha compromesso o creato danni al semicerchio dell’antico Teatro”.

Maggiori controlli

Secondo l’esponente di Assohotel, “vanno prese delle precauzioni, e su questo siamo d’accordo, quali il numero massimo dei biglietti da mettere in vendita per ogni spettacolo, la presenza di vigilantes, rinforzata da forze dell’ordine, l’impatto dei decibel con dei limiti da non superare. Senza contare la già presente struttura lignea realizzata dalla Fondazione Inda in vista delle rappresentazioni classiche”.

Musica e turismo

Naturalmente, l’opinione del vicepresidente di Assohotel Rosano non è certo disinteressata, visto che i concerti musicali potrebbe consentire agli albergatori di riempire le camere delle proprie strutture, rimaste più o meno vacanti nel periodo della pandemia.

Confcommercio per il sì

Per Confcommercio bisogna “poter fare e non mettere veti sempre nel rispetto delle regole e nella correttezza dell’applicazione delle stesse” dichiara il presidente dell’associazione provinciale Elio Piscitello.

“Non siamo tecnici – continua Piscitello – ma sappiamo che a Siracusa, come in tutti gli altri siti culturali del mondo, il patrimonio archeologico viene tutelato secondo regole condivise e, parallelamente, riteniamo sia necessaria la fruizione dello stesso anche per occasioni differenti dal regolare flusso turistico”.

 

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