Non c’è una norma o una disposizione da parte della Regione che vieta l’uso del Teatro greco ai concerti di musica rock e pop eppure quest’anno sono saltati. C’è, però, un ritornello: che la musica nuoce alle sacre pietre, sollecitate dai decibel delle casse e dal calpestio degli spettatori nonostante l’antica cavea sia coperta da una impalcatura in legno.

E così, nel 2024 non verrà nessuna star nell’antica cavea come accaduto appena un anno fa, la Regione, attraverso il direttore del Parco archeologico di Siracusa ha virato sull’Ara di Ierone dove sarà montata una struttura smontabile che, però, non tocca nessuna pietra.

Lo spettacolo di Peparini per il G7

Evidentemente non tutte le casse fanno male, come quelle che saranno usate in occasione di tre spettacoli firmati dal regista e coreografo Giuliano Peparini: il 5 ed il 6 luglio, secondo quanto previsto dal cartellone della Fondazione Inda, che quest’anno celebra i 110 anni della sua nascita, e poi il 27 settembre, in occasione del G7 dell’Agricoltura. Spettatori d’eccezione saranno, per quest’ultima data, i grandi della Terra, in rappresentanza di Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America. Sarà diffusa musica e chissà se le pietre capiranno che non è né rock né pop

Musica e danza con Abbagnato

Si tratta di uno spettacolo di danza, musica, e poesia sul tema dell’amore universale attraverso le parole dei grandi classici della lirica greca e latina scelti e tradotti da Francesco Morosi. Sul palco, Eleonora Abbagnato, prima italiana a ricoprire il ruolo di étoile dell’Opéra di Parigi

Il partito del No contro l’impalcatura

Il partito del No ai concerti pop e rock sostiene, inoltre, che il vestito in legno fatto indossare al Teatro greco sia un problema perché impedisce ai turisti, ansiosi di ammirare le meraviglie del Parco archeologico di Siracusa, di vedere il Teatro greco nella sua purezza. Infatti, di solito, l’impalcatura viene smontata all’indomani delle rappresentazioni classiche della Fondazione Inda, per sua fortuna non toccata dalla corrente integralista sull’uso dell’antica cavea. In ogni caso, con lo spettacolo di Peparini del 27 settembre si allungheranno i giorni per il Teatro greco con i panni in legno.

L’archeologo

Una modalità che non piace affatto a molti archeologici, come Fabio Caruso, che, un anno fa, partecipò ad una campagna contro i concerti. “Gli effetti roboanti del sistema di amplificazione, al pari delle migliaia di spettatori che ballano sui gradoni al ritmo della musica sfrenata, provocano un danno alla pietra del teatro e non mi si venga a dire che la copertura di legno sia la soluzione ideale per salvaguardarlo perché si tratta pur sempre di un’opera di carpenteria che da qualche parte deve poggiare”

 

Articoli correlati