Pubblico attento e composto per i concerti musicali al Teatro greco di Siracusa, “non orde di lanzichenecchi”. Lo afferma l’assessore alla Cultura di Siracusa, Fabio Granata, che interviene sulla polemica relativa ai concerti di Baglioni, Elisa e Gianna Nannini contestati da alcuni archeologici, timorosi per la tenuta delle pietre dell’antica cavea dove a partire dal 17 maggio inizieranno le rappresentazioni classiche organizzate dalla Fondazione Inda.

Nelle ore scorse, sulla questione ed a sostegno della tesi degli archeologici, è intervenuto uno storico dell’arte, Paolo Giansiracusa, ex assessore comunale. Granata ripercorre le scelte dell’amministrazione, garantendo sulla sicurezza del Teatro.

I concerti

“L’amministrazione di Siracusa – spiega l’assessore alla Cultura, Fabio Granata – ha scelto di ospitare il Tour di Claudio Baglioni con Orchestra sinfonica previsto in tre prestigiosi luoghi antichi di spettacolo come, oltre al nostro Teatro, le Terme di Caracalla e l’Arena di Verona. Ha voluto un nuovo Concerto di Ludovico Einaudi( voce e pianoforte) suggestivo e raffinatissimo e due concerti sostanzialmente acustici e di qualità top come quelli di Elisa e Fiorella Mannoia. Infine abbiamo deciso di ospitare il concerto di Gianna Nannini, unico con qualche “apertura” rock e che comunque non trascinerà orde di lanzichenecchi ma un pubblico attento e variegato, al quale comunque andranno comunicate alcune regole di comportamento durante lo spettacolo”.

Teatro greco in sicurezza

In merito al tema della sicurezza, Granata sostiene che i concerti si terranno sulla struttura realizzata dalle maestranze dell’Inda “che ospiterà oltre 180 mila spettatori per gli spettacoli classici, spettacoli che ultimamente hanno regie che utilizzano amplificazioni e effetti speciali con decibel spesso superiori a quelli dei concerti selezionati”.

Altri spazi inadatti

Lo storico dell’arte, Paolo Giansiracusa, ha anche ipotizzato l’uso di altri spazi per ospitare concerti, tra cui il parco Robinson di Bosco Minniti.

“Sgombriamo poi il campo da un’altra suggestione, quella relativa a ipotetici spazi alternativi. Gli artisti sono felici di venire a Siracusa anche perché attratti dalla straordinaria importanza del nostro Teatro e non sarebbero disponibili per alcune delle location che alcuni fantasiosamente elencano” commenta l’assessore alla Cultura di Siracusa.

Struttura dentro il Parco archeologico

Granata spiega che i concerti darebbero fiato all’economia della città, in sofferenza a causa della pandemia, ma riconosce l’esigenza di creare “una struttura interna al Parco e alternativa al Teatro greco dove ospitare eventi diversi da quelli della stagione Inda”.

Il veto della Regione ai progetti

“Io so che questi progetti sono pronti e sono pensati in luoghi meravigliosi interni al Parco Archeologico dove sono realizzabili Arene temporanee perfette per i concerti e per altri generi artistici. Ma su questi progetti proposti e finanziati dal Parco, l’attuale Governo della Regione ha sollevato perplessità e veti” commenta l’assessore alla Cultura di Siracusa.

Autonomia dei Parchi

Secondo Granata, occorre dare maggiore autonomia ai Parchi “sulla linea culturale relativa agli eventi, con la garanzia della istituzione dei Comitati tecnico scientifici con la presenza dell’associazionismo legato al mondo del turismo oltrechè del mondo accademico e della ricerca archeologica” conclude Granata.