Dopo la rottura di una condotta avvenuta ieri, che ha creato disagi nella zona nord, tra viale Zecchino e viale Tica, nuovo guasto alla rete idrica di Siracusa. Questa volta, il danno si è registrato in Ortigia, il centro storico della città, come comunicato dalla Siam, gestore del servizio idrico.
“Perdita d’acqua in Ortigia”
“E’ stata riscontrata una perdita nella zona di Ortigia, in prossimità del tempio di Apollo, che sta determinando problemi idrici a tutta l’sola. Le nostre squadre stanno già intervenendo per verificare la causa e l’entità del guasto” fanno sapere dalla società.
Problemi per alberghi e ristoranti
Un problema non da poco, per via del fatto che Ortigia, nonostante la fine dell’estate, pullula ancora di turisti, che soggiornano nelle strutture del centro storico senza contare i danni alla ristorazione. Un disagio nel disagio che rischia di incidere nelle tasche di chi gestisce bar, ristoranti e pizzerie ma quanto sta accadendo non è certo una novità.
Condotte vetuste
L’area di Ortigia, insieme a quella della Borgata, ha in dote una rete idrica composta da condotte molto vecchie, che si rompono con maggiore facilità. E quando vengono riparate, la possibilità che si danneggino è elevata, per via della pressione dell’acqua che riprende a fluire.
“Riparazione della condotta”
Nel tardo pomeriggio è arrivata la comunicazione della Siam in merito alla risoluzione del problema. “Siam informa che, la riparazione della rottura della condotta riscontrata nell’area del tempio di Apollo, è stata ultimata. I nostri tecnici hanno appena ripristinato l’erogazione dell’acqua. Il servizio tornerà regolare rapidamente” fanno sapere dall’azienda.
Dispersione idrica, ultima in Italia
Secondo uno studio di Utilitalia, la federazione che riunisce le aziende speciali operanti nei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia elettrica e del gas, Siracusa è la città italiana che ha maggiori perdite di acqua. “Le condizioni di massima criticità, con valori superiori al 65%, sono state registrate a Siracusa (67,6%), Belluno (68,1%),Latina (70,1%) e Chieti (71,7%)”.
Le cause
Le cause, secondo questo studio, sono da ricondurre “alla vetustà degli impianti, prevalente soprattutto in alcune aree del territorio, e a fattori amministrativi, riconducibili a errori di misura dei contatori e ad allacci abusivi” si legge nel rapporto.
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