Nuovo guasto alla rete idrica di Siracusa che ormai un vero colabrodo. Il danno, questa volta, non ha interessato le vecchissime tubazioni della Borgata ma una condotta di Bufalaro Alto che serve la zona nord della città, tra cui viale
Epipoli, viale Tica, viale Zecchino, via Monteforte ed aree limitrofe.

Azienda al lavoro per il guasto

“Le nostre squadre di pronto intervento stanno già lavorando alla riparazione della perdita. A meno di imprevisti, il regolare livello di servizio dovrebbe essere ripristinato entro la tarda serata” fanno sapere dalla Siam, la società che gestisce il servizio idrico a Siracusa.

Dispersione idrica, ultima in Italia

Secondo uno studio di Utilitalia, la federazione che riunisce le aziende speciali operanti nei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia elettrica e del gas, Siracusa è la città italiana che ha maggiori perdite di acqua. “Le condizioni di massima criticità, con valori superiori al 65%, sono state registrate a Siracusa (67,6%), Belluno (68,1%),Latina (70,1%) e Chieti (71,7%)”.

Le cause

Le cause, secondo questo studio, sono da ricondurre “alla vetustà degli impianti, prevalente soprattutto in alcune aree del territorio, e a fattori amministrativi, riconducibili a errori di misura dei contatori e ad allacci abusivi” si legge nel rapporto.

A disposizione 290 milioni

“Ci sono altri 290 milioni di euro disponibili per la riqualificazione di acquedotti vecchi e con continue perdite” sostiene il parlamentare nazionale del M5S, Paolo Ficara, che non è candidato in nessuna delle due tornate elettorali del 25 settembre.

“Comprendo che l’attenzione sia tutta rivolta alla campagna elettorale – dice il parlamentare Paolo Ficara – ma non vorrei che ai sindaci della provincia di Siracusa fosse sfuggito che entro ottobre vanno presentati i progetti per poter accedere alle ultime risorse stanziate”.

La vicenda acqua nel Siracusano

Una delle criticità maggiore è la gestione del servizio idrico che, per legge, dovrà essere integrato tra tutti i Comuni del Siracusano. L’assemblea dei sindaci, circa un anno fa, ha votato lo Statuto dell’Ati e deliberato una gestione pubblica ma occorre che i Consigli comunali lo confermino con un voto. All’appello mancano Carlentini, che nell’ultima seduta ha votato contro, Melilli e Palazzolo Acreide. Il rischio è che si perdano investimenti importanti per ammodernare l’intera rete idrica del Siracusano.