Il presidente del Comitato regionale Sicilia della Figc  della Lega nazionale dilettanti, Santino Lo Presti, incontrerà la settimana prossima il ragazzino di 11 anni vittima dei cori razzisti  dei genitori dei calciatori della squadra avversaria. Il massimo dirigente si vedrà anche con le due società, con gli altri ragazzi ed i genitori.

“È certamente inconcepibile che nel calcio succedano fatti del genere – ha sottolineato il massimo dirigente regionale -, l’episodio è molto più grave quando vede coinvolti i ragazzi e ancora più inammissibile quando protagonisti, di questi fatti, sono i genitori, ovvero coloro che da adulti dovrebbero essere punto di riferimento educativo dei ragazzi. Per tali genitori sarebbe utile inibirli a vedere le partite dei figli per un periodo. Queste vicende dimostrano, ancora una volta, che non bisogna abbassare la guardia nel combattere un male inaccettabile come la violenza, che sia fisica o verbale, dentro o fuori il rettangolo di gioco: continuerò a contrastare questa brutta piaga, attraverso l’educazione sportiva, il rispetto delle regole, il confronto con le società, i tecnici e i genitori”.

“Dopo i recenti casi di razzismo – fanno sapere dalla Lega dilettanti -accaduti allo stadio “Bentegodi” di Verona nei confronti del calciatore Mario Balotelli, in occasione di Verona-Brescia, con cori denigratori, -assurdi “buu”- dei supporter veronesi, e altri eventi purtroppo accaduti in passato, un caso analogo è successo in Sicilia: nel siracusano, in occasione del torneo Esordienti, durante una partita della squadra La Mediterranea di Floridia, un bambino è stato vittima di cori razzisti da parte dei genitori della squadra ospite”

 

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