Per evitare contatti con i clienti, temendo il contagio da coronavirus, avrebbe usato una feritoia per passare  le dosi di droga ai clienti. Uno stratagemma scoperto dagli agenti della Squadra mobile di Siracusa che hanno arrestato Salvatore De Simone, 35 anni, disoccupato, con precedenti penali, accusato di detenzione di sostanze stupefacenti per fini di spaccio. Il blitz delle forze dell’ordine è scattato in una palazzina in via Immordini, nel rione di Santa Panagia, una delle principali piazze dello spaccio del capoluogo dove opera la cosca Santa Panagia.

Non ci sono collegamenti tra il presunto spacciatore ed il gruppo mafioso ma per gli agenti della Questura avrebbe fatto affari con la droga nonostante le misure anti coronavirus che limitano gli spostamenti. I clienti del disoccupato non avrebbero potuto fare a meno degli stupefacenti ma per incastrarlo uno degli agenti, spacciandosi per un tossicodipendente, si sarebbe avvicinato a quella feritoia. Impossibilitato a vedere, il trentacinquenne avrebbe ceduto una dose al prezzo di 10 euro, ma quando ha capito che era una trappola è scappato.

E’ fuggito in sella ad uno scooter ma non avrebbe fatto molta strada, infatti è stato bloccato ed arrestato mentre  è stato recuperato il tesoro dell’indagato:  marsupio contenente 475 involucri di marijuana e 146 dosi di cocaina, oltre a denaro contante. L’uomo è ai domiciliari, come disposto dalla Procura di Siracusa ma secondo quanto affermato dalla polizia avrebbe lanciato offese pesanti agli agenti durante la perquisizione nella sua abitazione.

 

 

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