Porte sbarrate ai candidati del Pd che non hanno i requisiti previsti dallo Statuto. E’ la decisione assunta dalla Direzione regionale del Partito democratico, “riunitasi il 30 luglio, in relazione alla composizione delle liste a sostegno dell’on. Chinnici per l’elezione del Presidente della Regione siciliana”.

Una commissione di garanzia

Nel documento, emerge che la Direzione ” in ottemperanza allo Statuto ed al Codice etico” ha deciso di “dare mandato alla Commissione regionale di garanzia di valutare la posizione delle singole proposte di candidature verificando la compatibilità con la Statuto e con il Codice etico e di escludere dalle liste del Pd tutti coloro i quali violano i requisiti previsti da detti strumenti” si legge nel documento che porta la firma di Vladimiro Crisafulli e Paolo Garofalo, componenti della Direzione regionale.

Candidatura di Carta in bilico

Una presa di posizione che, declinata in chiave siracusana, porrebbe fine all’ipotesi di candidatura alle Regionali del sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, ex di Forza Italia, la cui adesione è sostenuta dalla corrente dei Giovani turchi che ha come riferimento nazionale l’ex presidente del Pd, Matteo Orfini, ed il deputato nazionale, Fausto Raciti, ex segretario regionale del Pd.

Il sindaco di Melilli con Orfini e Raciti

Ieri, durante l’incontro a Siracusa, organizzato dal leader dei Giovani turchi di Siracusa, Marco Monterosso, c’era proprio Carta, insieme ad altri ex di Forza Italia. Va detto, però, che il sindaco di Melilli, nel corso della conferenza stampa sul suo ingresso al Pd, ha negato una sua candidatura alle Regionali ma questa decisione della Direzione regionale di istituire la commissione di garanzia, peraltro prevista dallo Statuto, potrebbe mettere fine, in modo definitivo, ad ogni discorso.

La vicenda giudiziaria

Il muro in cui andrebbe a sbattere il sindaco di Melilli è il suo processo, scaturito da un’inchiesta della Procura di Siracusa sull’assegnazione degli appalti del Comune di Melilli.