Sono, al momento, 10 i candidati a sindaco a Siracusa. Un numero che sembrerebbe escludere la possibilità di un’affermazione al primo turno anche perché a correre sono esponenti “pesanti” sotto l’aspetto politico.

I candidati di area del Centrodestra

A meno di marce indietro, che comunque potrebbero essere plausibili prima della scadenza per la presentazione delle liste, nel campo del Centrodestra sono due gli esponenti di punta.

Il primo è l’ex presidente del Consiglio comunale, Ferdinando Messina, di Forza Italia, su indicazione del tavolo regionale dei partiti della coalizione.

L’altro è l’ex assessore all’Agricoltura, Edy Bandiera, autosospesosi da Forza Italia ed autore di un clamoroso strappo dal Centrodestra. Bandiera, che ha contesta la scelta su Messina, ha raggruppato attorno a se tre liste, due civiche e l’Udc. Nel 2013, ci provò a diventare sindaco ma in quell’occasione rimase fuori dal ballottaggio e la partita fu tra Giancarlo Garozzo ed Ezechia Paolo Reale con il successo del primo.

L’area di Centrosinistra

Più affollata è l’area del Centrosinistra che schiera ben 3 rappresentanti. Innanzitutto, il sindaco, l’uscente Francesco Italia, componente della segreteria di Azione, eletto nel 2018 al ballottaggio anche grazie al sostegno del Pd, con cui, negli anni successivi ha rotto.

L’altra candidata è Renata Giunta, bocconiana, analista economica sostenuta dal Pd, dal M5S e da altre liste di sinistra, come Lealtà&Condivisione, un movimento un tempo alleato del sindaco Italia, al punto da essere rappresentato con due assessori, poi dimessisi.

Il terzo candidato è la vera sorpresa: Giancarlo Garozzo, ex sindaco di Siracusa, esponente di punta di Italia Viva che, però, si presenterà senza il simbolo di Renzi nella tornata elettorale. E’ a capo di una coalizione civica che vede dentro alcune liste riconducibili all’ex presidente del Consiglio, Moena Scala, un tempo esponente del M5S, all’ex coordinatore del Mpa, Mario Bonomo, dimessosi dopo uno scontro con i vertici del partito degli autonomisti, e l’ex assessore Gianluca Scrofani.

Gli outsider

In questa corsa per lo scranno più alto di palazzo Vermexio ci sono gli outsider. Tra questi Roberto Trigilio, avvocato, con una breve esperienza amministrativa, avendo ricoperto il ruolo di consigliere comunale dall’estate del 2018 al novembre del 2019, periodo in cui l’assemblea venne sciolta per la mancata approvazione del conto consuntivo. Trigilio, ex del M5S, è passato con Cateno De Luca ed avrà a suo sostegno due liste.

In corsa c’è anche l’ex vicepresidente del Consiglio comunale, Michele Mangiafico, nipote dell’ex sindaco di Priolo, Pippo Gianni. Al suo seguito c’è una lista, Movimento Civico 4, che, da ormai due anni, è presente nel panorama politico locale.

Un giornalista, un medico in pensione ed un kebabbaro

Nella competizione hanno annunciato la loro presenza un giornalista, Giuseppe Bianca, direttore della testata Libertà e dell’emittente televisiva Video 66, il medico in pensione, Elino Attardi, un tempo a capo del Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa, e Abdelaziz Mouddih, detto Aziz, che gestisce un ristorante di cucina araba in Ortigia: la specialità è il Kebab.