Potrebbe essere, quello di stasera alle 18, l’ultima seduta del Consiglio comunale di Siracusa. Colpa del voto contrario al bilancio consuntivo del 2018 da parte dell’assemblea che, per legge, dovrà sciogliersi mentre resterà in carica il sindaco Francesco Italia e tutta la sua giunta. Nelle scorse ore, il commissario ad acta Giovanni Cocco inviato dalla Regione ha approvato la manovra ha del che di fatto sancisce la fine del Consiglio.
Ed è questo l’aspetto su cui insorge l’opposizione, che invoca le dimissioni del primo cittadino per due motivi: il no alla manovra interpretata come una sfiducia alla stessa amministrazione ed il vulnus democratico per via del fatto che il sindaco, nei prossimi 4 anni, si ritroverebbe a governare da solo.
Uno dei leader dell’opposizione, Ezechia Paolo Reale, candidato a sindaco del Centrodestra nel 2018 e battuto da Italia, in rappresentanza della coalizione del Centrosinistra, al ballottaggio, ha scritto al presidente del Consiglio comunale, Moena Scala, perchè, stasera, l’aula possa discutere di questa vicenda.
“Non possiamo certo fingere che non siano accaduti – scrive Reale – fatti di profondo rilievo istituzionale, quali il voto negativo sulla proposta di rendiconto, che con ogni probabilità comporteranno un’ingiusta sanzione applicata all’Organo di controllo sulla base di una norma manifestamente iniqua”.
“Non evidenziare i veri motivi che hanno condotto all’attuale situazione e non sottolinearne gli aspetti di anomalia che minano autonomia dell’Organo e democraticità del sistema sarebbe un’omissione vile, soprattutto a fronte di molte valutazioni errate, inique ed a volte offensive che, nel forzato silenzio tenuto sino ad oggi dal Consiglio Comunale, sono state veicolate all’opinione pubblica” scrive Reale.
E’ arrivata la risposta del presidente del Consiglio Moena Scala.
“La sua richiesta non può che trovarsi in perfetta sintonia con quanto da sempre messo in atto dalla scrivente, mantenendo tempi e modi fin qui concessi nel rispetto delle tematiche trattate e, ricordando a tutti che esiste un ordine del giorno fissato e sul quale ognuno di noi è responsabilmente tenuto ad esprimersi” spiega Moena Scala
Lo stesso Reale è protagonista di un ricorso al Tar di Catania che dovrà pronunciarsi il 5 dicembre in merito a delle presunte irregolarità nel conteggio delle schede alle amministrative del 2018, quelle che decretarono il successo di Italia. Insomma, il rappresentante del Centrodestra ha due carte a disposizione per spingere il sindaco fuori da palazzo Vermexio.
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