I carabinieri di Siracusa hanno denunciato per procurato incendio boschivo il proprietario di un terreno, ricavato sui Monti Iblei, nella zona montana del Siracusano.
Secondo la ricostruzione dei militari, l’uomo avrebbe voluto bruciare un cumulo di sfalci di potatura, invece che smaltirli, e poco dopo essersene tornato a casa per pranzare, il vento di libeccio ha spinto le fiamme verso la zona collinare, devastando diversi ettari di vegetazione. E’ stato necessario l’intervento delle squadre terrestri dei vigili del fuoco e della Forestale nonché le incursioni dei mezzi aerei per provare ad arginare l’azione del rogo.
L’incendio, che ha interessato circa 5 ettari di macchia mediterranea e ha messo in pericolo almeno 5 abitazioni, è divampato verso l’ora di pranzo ed è stato spento solo dopo 6 ore di intenso lavoro portato a termine da mezzi aerei e terrestri.
Un incendio è scoppiato nel pomeriggio di ieri in via Paolo Rio, alla Pizzuta, uno dei quartiere residenziali di Siracusa, ed il timore per gli abitanti delle palazzine che il rogo potesse marciare verso gli edifici è stato piuttosto concreto.
Del resto, le alte temperature, che hanno sfondato il tetto dei 40 gradi, e le folate di vento caldo hanno complicato il lavoro delle squadre dei vigili del fuoco e della Protezione civile. I soccorritori sono stati impegnati a contenere il muro di fiamme, evitando che potesse prendere diverse direzioni: compito non semplice, ma, per fortuna, si è riusciti a stoppare il rogo.
Non sono chiare, al momento, le cause che hanno scatenato l’incendio, in questi casi non si esclude nulla, tra cui l’azione di un attentatore ma va considerato che pure un mozzicone di sigaretta, gettato incautamente tra le sterpaglie è capace di provocare degli incendi, soprattutto in condizioni climatiche proibitive come quelle di questi giorni