Se il sole delle ultime 48 ore ha asciugato quasi tutto il Siracusano, sommerso dall’acqua a causa del violento nubifragio, restano molto profonde le cicatrici sul territorio.
La zona montana, in particolare la Valle dell’Anapo, è praticamente isolata dopo l’esondazione del fiume che ha travolto le pompe di sollevamento di un acquedotto lasciando di fatto a secco alcuni Comuni ma la situazione più grave è a Ferla.
Il terreno che copriva le condotte per la fornitura del servizio idrico è stato sollevato dalla forza delle acque dell’Anapo, capace poi di abbattere dei muraglioni, “realizzati dalla Protezione civile nel 2018” racconta il sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa, durante un video racconto sul luogo del disastro nelle scorse ore.
Il primo cittadino, rieletto da poche settimane per la terza volta, si è recato nel cuore della Valle, tra la linea ferrata e l’acquedotto, documentando i danni causati dal nubifragio.
Ci sono strade ormai non percorribili, totalmente franate, come quella in contrada Cava del Signore, nel territorio di Cassaro, anch’esso nella zona montana.
“In seguito agli eccezionali eventi atmosferici di ieri, continuano i sopralluoghi sul territorio, questo è ciò che rimane della strada in contrada Cava del Signore” spiegano dal Comune di Cassaro.
L’approvvigionamento idrico è migliorato a Buccheri. “La distribuzione idrica viene garantita dall’impianto di sollevamento di “Goso”, che capta le risorse di Roccalta/Mastrello, e dai due pozzi che sono gestiti dal comune di Buccheri e che captano due bacini siti in contrada Piana” spiega il sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo.
“Dalla portata degli impianti, riusciamo a garantire il servizio senza alcuna previsione di interruzione, purché si faccia un uso attento dell’acqua” aggiunge il sindaco.