Sarà convocato un Consiglio comunale, a Palazzolo Acreide, nel Siracusano, per decidere se far decadere o meno una consigliera di Italia Viva,  Giorgia Licitra.

Lo ha stabilito il funzionario dell’assessorato regionale alle Autonomie locali e della Funzione pubblica dopo la presentazione di un esposto  da parte di un gruppo di rappresentanti dell’assemblea del Comune del Siracusano, riuniti nel movimento Palazzolo creativa, che ha denunciato l’incompatibilità di Licitra, in quanto avrebbe un debito nei confronti del Municipio. La questione è stata affrontata in una seduta del Consiglio comunale del 28 settembre scorso ma vi è stata una parità tra voti favorevoli alla decadenza e contrari, per cui non si è giunti ad una soluzione, lasciando la rappresentante di Italia Viva al suo posto.

Nel documento del funzionario, è indicato che la vicenda va, comunque, risolta con un voto dell’assemblea, da qui il sollecito alla convocazione di un nuovo Consiglio per risolvere la faccenda e decidere se rimuovere Giorgia Licitra.

“Punire così platealmente una cittadina che decide di mettersi in regola con i pagamenti, usufruendo ben prima di essere eletta al Consiglio Comunale di una normativa valida per tutti, può diventare controproducente nonché addirittura invitare chi volesse fare altrettanto a desistere” afferma il parlamentare regionale di Italia Viva, Giovanni Cafeo, sceso in campo per difendere l’esponente del suo partito.

Il deputato regionale sospetta che l’azione contro la consigliera abbia una motivazione politica, in quanto lontana dalle posizioni della maggioranza in aula.

“In fondo, non si capisce perché le regole debbano valere per tutti ma non anche per i politici e anzi, un’opportunità data ai cittadini per evitare di aprire un contenzioso debba essere utilizzata per l’estromissione di una consigliera, peraltro “casualmente” in dissenso con la linea della maggioranza” attacca Giovanni Cafeo.

Infine, il parlamentare regionale lancia un appello al presidente del Consiglio comunale. “In nome del buon senso e del rispetto della volontà popolare, invito lei, presidente, e i suoi consiglieri a riconsiderare la vostra posizione sull’estromissione della consigliera Licitra e provare invece a concentrare le brillanti menti del Consiglio, insieme alla Giunta e a tutte le forze sociali della città, verso il sostegno alla popolazione e agli imprenditori locali che in queste ore saranno costretti ad affrontare le conseguenze di un nuovo blocco parziale delle attività”