Una famiglia, nel Siracusano, è risultata positiva al Covid19. Lo ha annunciato il sindaco di Portopalo, Gaetano Montoneri, spiegando che “5  su 7 sono rimasti contagiati” come emerge dal risultato del test in un laboratorio di Pachino.

L’aspetto che riguarda Portopalo è la circostanza che uno dei contagiati è un insegnante di una scuola del borgo marinaro. “La situazione è sotto controllo – ha detto il sindaco di Portopalo –  ma va detto che saranno sottoposti ad un secondo tampone da parte dell’Asp e se quel docente dovesse risultare ancora una volta positivo chiuderò la scuola per salvaguardare i nostri ragazzi. Su questo non ci sono dubbi ma attendiamo l’esito dei test”.

La vicenda di questa famiglia riguarda anche Canicattini Bagni, nel Siracusano, perché un altro di questi 5 positivi è un dipendente del Comune, peraltro chiuso dal sindaco due giorni fa per sanificazione.

“Allo stato attuale, pertanto, a Canicattini Bagni, ufficialmente, quindi -dice il sindaco Marilena Miceli – accertati con tampone molecolare disposto dall’Asp e non dal tampone rapido effettuato privatamente, i positivi al Covid, con l’aggiunta di questo nuovo cluster familiare, sono 11, mentre sono 40 le persone che, tramite la ricostruzione delle varie reti di contatti, si trovano in isolamento domiciliari”.

Inoltre, tra questi ci sono anche gli alunni della classe delle elementari dell’Istituto C. “G. Verga”, la cui insegnate nei giorni scorsi era risultata positiva al virus. «Il quadro dei contagi purtroppo sta subendo una impennata nella nostra città – ha spiegato il sindaco Miceli – a causa della trasmissione dell’infezione assunta magari da uno dei familiari nel proprio posto di lavoro, magari fuori Canicattini Bagni, com’è accaduto negli ultimi cinque casi, e di conseguenza poi trasmessa inconsapevolmente a tutti i familiari con i quali si è a contatto”.

 

La situazione nel Siracusano è, comunque, preoccupante. Stando ai dati dell’Asp, diffusi dal Comune del capoluogo, sono 317 i positivi in città 876  in tutto il territorio della provincia. Un aumento di 78 unità rispetto a ieri, 3 i guariti, 581 i tamponi processati.

Ma le preoccupazioni, a Siracusa, sono per lo scoppio del focolaio al centro di riabilitazione Sant’Angela Merici. “Ci sono 61 positivi su 62 degenti al centro di riabilitazione dove è esploso il contagio“. Lo ha detto il sindaco di Siracusa Francesco Italia che ha aggiunto. “Oggi  saranno sottoposti ai tamponi gli operatori ma va detto che quelli trovati positivi sono asintomatici”.

Situazione difficile anche per quanto concerne la distribuzione dei pazienti negli ospedali. “Il Governo dica ai siciliani qual è la reale situazione delle terapie intensive dell’Isola perchè forse ci stanno nascondendo qualcosa”. Lo dice a Blog Sicilia Giovanni Cafeo, parlamentare di Italia Viva e Segretario della III Commissione ARS Attività Produttive. Cafeo, siracusano, evidenzia come nella sua provincia in questi giorni stiano arrivando pazienti provenienti da altri ospedali delle province vicine, fra cui Catania. Una fatto che fa sorgere al parlamentare alcuni dubbi su quanto sostenuto dall’assessore Razza circa la tenuta del sistema sanitario regionale e sul numero dei posti di terapia intensiva.