- Nuovo caso nel Siracusano di violenza ai danni di una donna
- Un uomo di 45 anni ha minacciato la sua ex moglie ed i familiari della vittima
- Aveva un divieto di avvicinamento alla donna
- Ora si trova ai domiciliari
Nonostante non potesse avvicinarsi alla ex moglie, in virtù di una misura cautelare emessa nei suoi confronti dal Tribunale, un 45enne di Canicattini Bagni, Salvatore Garipoli, lo avrebbe fatto lo stesso.
Le violazioni
Probabilmente, non avrebbe resistito alla tentazione di parlarci solo che, secondo i carabinieri della stazione di Canicattini e della Compagnia di Noto, titolari delle indagini, i suoi comportamenti sarebbero stati aggressivi anche nei confronti dei familiari della donna.
Le indagini
La segnalazione delle vittime ha permesso di compiere degli accertamenti e la relazione è finita al palazzo di giustizia: la decisione dell’autorità giudiziaria è stata di disporre l’arresto del 45enne, che si trova adesso ai domiciliari.
“L’uomo ha infatti ripetutamente violato la misura cautelare alla quale era sottoposto, continuando a
commettere violazioni alle prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria ed a reiterare condotte aggressive
nei confronti dei familiari conviventi” fanno sapere dal comando provinciale dei carabinieri di Siracusa.
Le violenze sulle donne
Sono davvero molteplici i casi di violenza ai danni delle donne, in particolare mogli o ex mogli, come nel caso di Eligia Ardita, la 35enne siracusana, per la cui morte, e quella della figlia di 8 mesi in grembo, la Cassazione ha confermato l’ergastolo nei confronti del marito, Christian Leonardi.
Secondo la tesi dell’accusa, il delitto, avvenuto nella notte del 19 gennaio del 2015, è maturato a seguito di una lite tra Leonardi e la moglie, una infermiera dell’ospedale Umberto I di Siracusa, scoppiata nella loro abitazione, in via Calatabiano, nella zona nord di Siracusa.
Intitolazione di una scuola
All’inizio del mese scorso, alla presenza del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, c’è stata la cerimonia di intitolazione di una scuola, in via Calatabiano, a pochi passi dalla casa in cui avvenne il delitto, ad Eligia e Giulia Ardita.
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