Hanno lanciato un messaggio al Governo nazionale, da piazza Duomo, a Siracusa, gli operatori economici, tra cui ristoratori e gestori di palestre, che ieri sera hanno manifestato contro il Dpcm della Presidenza del Consiglio. Le chiusure, come hanno ripetuto in più occasioni, rischiano di affossare un pezzo importante dell’economia locale, che fa del turismo uno dei punti di forza. I commercianti chiedono al Governo aiuti concreti, soldi veri per poter assorbire la botta.

 

“Noi commercianti abbiano adottato – ha detto un operatore economico – tutte le misure che ci sono state imposte, dalle mascherine ai guanti fino agli igienizzanti.  Ci hanno imbottito di statistiche e numeri, creando il caos ed hanno cercato di rabbonirci con delle promesse mai mantenute. Chiediamo a questo Governo di aiutarci in modo concreto, di smettere di metterci l’uno contro l’altro e di non trattarci più come schiavi. Noi siamo l’Italia e voi siete gli usurpatori della nazione”.

La manifestazione è stata pacifica, c’era anche il sindaco di Siracusa, che ha raccolto lo sfogo dei commercianti mentre a Vittoria, in un’analoga iniziativa di protesta, si sono verificati dei problemi di ordine pubblico, con lanci di bottiglie e bombe carta, che hanno impegnato non poco la polizia ed i carabinieri.

La Digos della Questura di Ragusa, a tal proposito, ha avviato indagini sullo svolgimento del corteo di ristoratori e gestori di locali pubblici di Vittoria (Rg) che nella notte tra domenica e lunedì ha attraversato la città per protestare contro l’ultimo Dpcm.

Il momento più delicato si è avuto quando i manifestanti si sono recati sotto la sede del palazzo che ospita i commissari, i quali, nei giorni scorsi, prima dell’ordinanza di Musumeci e del Dpcm di Conte, hanno imposto la chiusura delle strade. Tanti i cori, alcuni dei quali offensivi, ma a sedare gli animi ci hanno pensato gli agenti di polizia ed i carabinieri.

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