la decisione del gip di siracusa

Traffico di droga a Siracusa, spaccia in casa nonostante i domiciliari, in carcere

Il pm di Siracusa, poco dopo l’arresto per spaccio di droga di Giuseppe Di Maria, 53 anni, disoccupato, aveva disposto per lui i domiciliari. Solo che, nelle scorse ore, il gip del tribunale di Siracusa, al termine dell’udienza di convalida che si è tenuta al palazzo di giustizia di Siracusa, ha disposto il trasferimento in carcere dell’indagato.

Nel corso della perquisizione, in un appartamento di edilizia popolare in via Algeri, nella zona nord di Siracusa, gli agenti della Squadra mobile hanno rinvenuto 21 grammi, e marijuana per 1 grammo, parte della quale suddivisa in dosi. Trovato anche materiale per il confezionamento, tra cui un bilancino elettronico di precisione ed un coltellino . Di Maria aveva con se circa 260 euro, denaro riconducibile, secondo l’accusa, all’attività di spaccio.

L’uomo era ai domiciliari in relazione ad un procedimento giudiziario legato ad un’altra indagine della polizia che nel dicembre del 2019 lo arrestò. Anche in quell’occasione, gli agenti perquisirono la sua abitazione trovando 29 grammi di cocaina, 65 di marijuana e 12,5 di hascish, tre bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e denaro, pure questo ritenuto provento della presunta attività di spaccio.

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Oltre a Di Maria, due giorni fa la polizia ha arrestato Emanuele Lauretta, 39 anni, anche lui residente in una palazzina nel rione della Mazzarrona. Nella sua abitazione, su un tavolino, c’erano 1600 euro, di cui l’uomo non  sapeva giustificare la provenienza. Inoltre, la polizia ha scoperto un monitor  collegato ad un sistema di videosorveglianza esterno che permetteva di controllare completamente la zona. Nel corso della perquisizione, le forze dell’ordine hanno rinvenuto 4 grammi di cocaina.

Nei giorni scorsi, gli agenti della Squadra mobile di Siracusa hanno arrestato per detenzione di droga Federico Siri, 31 anni, di Augusta,  socio di fatto in affari di Domenico Stelo, autore quest’ultimo, insieme a Salvatore Saraceno, entrambi augustani, di una rapina i danni di un compra oro commessa sabato a Messina. Gli autori del colpo avrebbero indossato le divise dei carabinieri trafugate dalla sede di una associazione dei carabinieri di Augusta

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